Condannato a 55 anni per aver torturato il suo cane: sentenza storica negli Stati Uniti
15 novembre 2013
3 min

Condannato a 55 anni per aver torturato il suo cane: sentenza storica negli Stati Uniti

cucciolo maltrattamento
Ha torturato un cucciolo di pitbull tigrato, prendendolo a pugni fino a rompergli le ossa e procurandogli ustioni in diverse parti del corpo. Per l’animale purtroppo non c’è stato nulla da fare: le sue ferite erano troppo gravi, così il veterinario che l’ha soccorso ha deciso per l’eutanasia. Ora, l’autore di questo scellerato e abominevole gesto è accusato di 11 capi accusa, per ognuno dei quali rischia 5 anni. Totale: 55 anni di carcere. Una sentenza senza precedenti negli Stati Uniti d’America, se venisse emessa. Intanto, l’uomo continua a dichiararsi innocente, ma – secondo quanto riportato da un articolo pubblicato sul sito web corrierediroma.it – ci sono almeno 70mila persone, quelle che nel frattempo hanno preso a cuore il caso del piccolo Doe (così è stato chiamato il quattro zampe), che chiedono la sua testa. Per il feroce torturatore non sembra esserci via di scampo. Il tutto ha avuto inizio quando il povero cagnolino è stato trovato agonizzante – aveva diciassette ferite, oltre a lividi, tagli, ustioni e numerose ossa rotte – sul ciglio di una strada, lo scorso 31 agosto, a Quincy nello stato americano del Massachusetts. Da lì, per l’appunto, la corsa disperata verso il veterinario locale, che – visto le condizioni gravissime in cui riversava il peloso – non ha potuto fare altro che sopprimerlo per non farlo soffrire più. La vicenda ha avuto enorme eco sulla stampa degli Stati Uniti che, dopo la diffusione delle foto in cui si vede il terribile trattamento riservato al cane, molte associazioni animaliste hanno preteso giustizia. Così le autorità hanno organizzato una vera e propria caccia all’uomo che ha portato al colpevole. L’uomo arrestato dalla polizia ha trentadue anni e si chiama Radoslaw Czerkawsky, immigrato polacco senza documenti, che come lavoro si prendeva cura di un’anziana donna della sua stessa nazionalità. Le scrupolose indagini della polizia – alla stregua di una vera e propria caccia al serial killer – hanno portato a scoprire tracce di peli e di sangue nella casa del sospettato e ad accertarsi che questi coincidevano con quelli del cane. All’imputato, che si è dichiarato non colpevole, è stata imposta una cauzione di un milione di dollari e gli è stato ritirato il passaporto. Ora rischia di essere condannato a ben 55 anni di carcere, una pena pesantissima. Ma forse non sarebbe mai abbastanza per rendere giustizia a questa povera creatura senza colpe, ma vittima di una mente malata.
RETTIFICA: il titolo non è corretto. L’uomo non è stato condannato, ma rischierebbe i 55 anni di carcere solo se, al termine del processo, venisse ritenuto colpevole di tutti e gli undici capi d’imputazione di cui è accusato, applicando il tribunale per ciascuno di essi la pena massima consentita di 5 anni. Fonte: http://www.all4animals.it/2013/11/20/quando-la-speranza-diventa-una-bufala-i-presunti-55-anni-di-carcere-al-torturatore-di-animali/