Condannato a un anno per aver scaraventato un Chihuahua contro un muro
29 gennaio 2015
2 min

Condannato a un anno per aver scaraventato un Chihuahua contro un muro

attualità
Un 31enne di Busto Arsizio, in provincia di Varese, è stato riconosciuto colpevole del reato di uccisione di animali – in seguito a patteggiamento – per aver scaraventato contro un muro il Chihuahua della convivente, causandone il decesso. Questa la condanna inflitta dal Tribunale di Verbania al giovane: un anno di reclusione, 500 euro di risarcimento in favore dell’Ente nazionale protezione animali, costituitosi in giudizio in qualità di parte civile, e il pagamento delle spese legali. L’uomo, però, “è stato citato in giudizio non soltanto per la terribile morte dell’animale, ma anche – spiega Claudia Ricci, avvocato dell’Enpa, così come si apprende da un articolo pubblicato su affaritaliani.it – per i ripetuti atti di violenza, fisica e psicologica, che sarebbero stati compiuti ai danni della convivente tra il 2011 e il 2012”. Non solo. Si aggiungono pure quelli sulla figlia. Sembra, inoltre, che in una data circostanza M. B. – queste le iniziali del ragazzo – abbia minacciato la convivente addirittura con una motosega. “A mio avviso il caso in questione, come altri, sarebbe la ‘prova provata’ della stretta correlazione esistente tra la violenza ai danni delle persone e quella ai danni degli animali; un legame – dichiara Ricci – che da tempo viene segnalato e studiato anche in ambito scientifico”. Da qui l’importanza, per l’avvocato dell’Enpa, di “tenere alta la guardia e perseguire con il massimo impegno i crimini contro gli animali che spesso precedono o si accompagnano ai reati contro le persone”.