Condannato per aver preso a calci un cane
22 dicembre 2011
2 min

Condannato per aver preso a calci un cane

maltrattamento

La Corte di Cassazione condanna un uomo di 71 anni per “ danneggiamento di animale altrui” avendo preso a calci un cane dopo averlo sbattuto a terra. L’episodio, che risale al 19 luglio del 2006, è finalmente giunto ad un lieto fine dopo cinque anni di procedimenti, con la condanna di Domenico G.C. al risarcimento del danno di 300 Euro per il dolore patito dal cane, una multa di 200 euro e l’ulteriore condanna al pagamento delle spese processuali sostenute dai proprietari della vittima a quattro zampe. La corte per arrivare a sentenza non ha preso in alcuna considerazione la linea difensiva dell’aggressore che sosteneva che il cane” non aveva riportato alcun danno giuridicamente apprezzabile” e nessun “ deterioramento”. La Corte ha invece rilevato e replicato sostenendo che “ la sintomatologia rilevata al momento della visita da parte del veterinario era dimostrativa di un processo patologico ancora in corso, come tale integrante malattia e quindi deterioramento”. Poco è valsa anche l’ulteriore strategia difensiva dei legali dell’aggressore volta a sostenere che il cane maltrattato, nonostante le botte prese, continuasse a gradire le coccole dell’aggressore. La sentenza della corte di cassazione pone finalmente un precedente giuridico a tutela dei cani nei confronti di tutte le persone che vigliaccamente e senza motivo li maltrattano. In questa fattispecie potrebbe essere ad esempio inquadrato il maltrattamento avvenuto poco tempo fa nei confronti di un cane, preso a calci da un edicolante di Milano per aver fatto i suoi bisogni sull’angolo del chiosco.