Conduce il gregge su due ruote: ecco la storia di Abayed
14 marzo 2013
2 min

Conduce il gregge su due ruote: ecco la storia di Abayed

amore maltrattamento

Commuove la storia di Abayed, un simpatico esemplare di sei anni, utilizzato come cane pastore per un gregge di pecore e capre, in Giordania. Fin qui sembra tutto rientrare nella normalità, se non fosse che il povero cagnolone ha gli arti paralizzati e non può camminare autonomamente, ma si sposta tramite un carrellino a due ruote. A ridurlo così, ancora una volta, la crudeltà del suo amico umano. Per un tragico errore, Abayed – che in giordano significa bianco – è stato scambiato per un cane randagio, quindi ferito con un colpo di pistola alla spina dorsale. Purtroppo, questo brutale modo d’agire è previsto dal programma di riduzione del randagismo che vige in questo Stato del Vicino Oriente. Solo che Abayed non è un cane abbandonato ed è stato colpito ugualmente – ma non sarebbe stato giusto nemmeno nel caso contrario – da una pallottola, che l’ha lasciato immobile a terra tra dolori allucinanti, in attesa che qualcuno lo soccorresse. Ѐ stato trovato dai suoi proprietari, che sono due pastori. Condotto velocemente presso lo Humane Center for Animal Welfare di Amman, al cane – si legge in un articolo pubblicato sul sito animalista pets.greenstyle.it – è stata, per fortuna, risparmiata la soluzione più estrema, cioè la soppressione. Il cagnolone, infatti, ha mostrato da subito una grande vitalità e una gran voglia di farcela, per cui i suoi proprietari hanno richiesto ai medici una soluzione alternativa a quella della morte. Ci sono voluti un lungo intervento e un faticoso recupero post operatorio, per condurre Abayed di nuova a una vita pressappoco normale. Adesso, l’animale può muoversi grazie ad un carrellino con ruote, una struttura tipica per i cani paralizzati, in questo caso modificata per le sue necessità. Così, il cucciolone dal manto bianco è potuto ritornare a guidare il suo gregge di pecore, come un tempo, vivendo la sua vita con felicità. Spesso, si è portati a pensare che un cane colpito da paralisi, sia solo pieno di problemi e sia privo di voglia di vivere. Invece, nonostante la sua condizione di immobilità e per certi aspetti la sua dipendenza dagli umani, Abayed ha dimostrato come pure in queste condizioni si può continuare ad andare avanti, diventando –  in qualche maniera – anche un esempio di forza e coraggio per l’uomo. Ѐ proprio questa sua tenacia che lo ha sottratto a scelte definitive e risolutive, come – per l’appunto – la soppressione.