Coppie che scoppiano? Sempre più i cani e i gatti contesi dai coniugi
16 luglio 2013
2 min

Coppie che scoppiano? Sempre più i cani e i gatti contesi dai coniugi

La crisi economica sta attanagliando l’Italia (e non solo) da diverso tempo ormai e la difficoltà ad arrivare a fine mese fa aumentare la litigiosità tra le coppie, con gravi conseguenze anche sui nostri amici a quattro zampe. Si tratta di una vera e propria reazione a catena, che vede coinvolgere cani e gatti, sempre più spesso contesi da coniugi in procinto di separarsi. Così capita che, alla fine, da due proprietari Fido finisca col non averne più nemmeno uno. Tutto ciò con ripercussioni, anche, sui canili che, per dare una mano a tutti gli animali in difficoltà, si ritrovano strapieni e in non poche difficoltà. “Fra 2012 e 2013 – spiega, ad esempio, Rina Abbadini, responsabile del canile di Colzate in provincia di Bergamo – le persone che ci hanno contattato per affidare ad altri il loro animale sono aumentate almeno del 30 per cento. Arrivano da noi e il leit motiv è ricorrente: mi sono separato, non posso più tenerlo, cosa faccio? Con l’introduzione del chip è più difficile che si giunga all’abbandono in senso classico, ma il fenomeno può ripresentarsi in altre forme. Nel 2013 – si continua ad apprendere da un articolo di bergamo.corriere.it – abbiamo già affidato 72 cani, di questi 40 erano “esterni”, ossia di proprietari che hanno chiesto una mediazione per ricollocare il loro animale. Otto casi su dieci sono legati a persone separate. Dal 2012 è un’impennata: probabilmente pesa anche la difficoltà economica”. Esiste, anche, il caso opposto, quello in cui la coppia in crisi si contende il cucciolo di casa. A tal proposito, gli ultimi dati disponibili – raccolti dall’Associazione italiana difesa animali e ambiente – risalgono al 2011, anno in cui “a livello nazionale – spiega il presidente di Aidaa, il bergamasco Lorenzo Croce – sono state 2.300 le famiglie e le coppie di fatto che si sono rivolte a noi per consulenze in merito alla gestione futura degli animali in caso di separazione e divorzio. Le dispute riguardavano 1.342 casi di cani, 540 di gatti, 222 erano casi relativi a più di un animale, oltre a liti su furetti, pappagalli e pesci tropicali”. Se la lite tra i due coniugi risulta essere insanabile, l’approdo al canile è anche in questo caso diventa inevitabile. Così i rifugi per animali, sia canili sia gattili, finiscono per avere problemi riconducibili alla crisi, facendo i salti mortali per tenere testa alle difficoltà economiche.