In un mondo dove troppo spesso comportamenti di indifferenza e insensibilità nei confronti dei nostri amici animali sono all’ordine del giorno, ci pensa una giovane tredicenne di Bucarest a farci la morale e a denunciare il
massacro dei cani randagi del suo Paese. E ciò creando una pagina Facebook, per trovare loro una casa dove stare ed essere accuditi con amore. È noto, infatti, come la capitale rumena conti la detenzione di cani più alta d’Europa e come in essa il fenomeno del randagismo sia assai presente, costituendo un problema non di poco conto: ultimamente, ad esempio, sarebbe stato confermato – così come si apprende da un articolo pubblicato su repubblica.it – la pratica dell’eutanasia, negli ultimi due mesi, ad almeno duemila cani. Nonostante le campagne e le iniziative dei volontari e delle associazioni (come “Save The Dogs”), ancora molti randagi a quanto pare vengono uccisi. E tanti – si legge su greenstyle.it – sono i comuni che avrebbero consentito la procedura di soppressione: il tempo di detenzione è di sole due settimane superate le quali il cane, se non reclamato, viene ucciso senza pietà. Ma Ana Maria Ciulcu – questo il nome della tredicenne – ha deciso di seguire la scia dell’appello di personaggi famosi, come quello di Brigitte Bardot del 2001, e ora si sta impegnando perché più trovatelli a quattro zampe possibili possano sfuggire a questo crudele destino, già riservato ad altri loro compagni di sventura. Il suo appello è rivolto a tutti gli amanti di animali in Europa: nella pagina aperta su Facebook posta ogni giorno tutte le immagini dei randagi che incontra, sponsorizzando e sollecitando una soluzione definitiva. In realtà, così facendo, spera che qualcuno possa prendere a cuore la questione e decidere di adottare un qualche povero cane. E la prima domanda che pone è sempre la stessa: “Lo terrai in catena?”. Nonostante l’iniziativa sia nata in sordina, lentamente sta ottenendo degli ottimi risultati. Solo per fare un esempio, da settembre sarebbero state confermate trenta adozioni, principalmente da cittadini tedeschi e britannici. Ma purtroppo altri 800 poveri quattro zampe sono in lista per la soppressione, mentre nella sola città di Bucarest circa 60.000 randagi vagano per strada senza una dimora fissa e senza qualcuno che si prenda cura di loro.