Dal braccio della morte a cane guida: la storia di Jericho
2 ottobre 2015
2 min

Dal braccio della morte a cane guida: la storia di Jericho

amicizia attualità

Jericho è l’esempio di come – appartenente com’è a una razza troppo spesso considerata pericolosa, il Pit Bull – un cane possa essere salvato dal braccio della morte impiegandolo, ad esempio, come cane guida o di assistenza per disabili. A tal proposito, da anni l’associazione Animal Farm Foundation si batte perché vengano sconfitti i luoghi comuni che rovinano la reputazione di questi animali. In alcune zone dell’Usa, infatti, i Pit Bull abbandonati vengono recuperati per finire in canile e finire nel triste percorso per la soppressione

AmericanPitBullTerrier

Jericho, invece, è diventato la guida di Matthew Smith, costretto sulla sedia a rotelle da più di 20 anni. Per l’uomo rappresenta sia un prolungamento fisico del suo corpo, che lo aiuta nel momento del bisogno, sia un grande supporto emotivo: “Per me – racconta l’uomo, così come si apprende da un articolo pubblicato su greenstyle.it – uscire senza di lui al mio fianco mi produce disagio, come se fossi nudo. Siamo partner. Lui è consapevole del suo compito, ovvero prendersi cura di me, e lo svolge con tutto il suo cuore”.

La presenza di Jericho rende le sue giornate meno stressanti e favorisce la socializzazione, i due sono molto attivi e condividono passeggiate, battute di pesca e anche le vacanze. Insomma, ormai sono davvero inseparabili