Sopprimere il proprio cane vecchio e malato costava troppo, così un 43enne di Cesano Boscone (MI) ha deciso di fare da sé: ha impugnato un coltello da cucina e ha decapitato l’animale, ma conservando la testa in attesa che si scarnificasse per recuperare il microchip.
Maya – questo il nome della sfortunata cagnolona di questa storia – aveva 13 anni. Da tempo soffriva a causa di una malattia. Per questo motivo, il suo proprietario l’ha portata dal veterinario per farla sopprimere. Ma, visto il costo che avrebbe dovuto sostenere dal medico, l’uomo ha poi cambiato l’idea. Ha, quindi, riportato la quattro zampe a casa e ha compiuto l’orribile gesto.
Ad avvertire le forze dell’ordine è stata la moglie, spaventata dopo aver visto il marito chiudersi in camera da letto con la testa del cane e il coltello da cucina usato per la decapitazione. All’arrivo dei carabinieri il 43enne – che ha un precedente per truffa – è apparso ubriaco, ma non ha opposto resistenza. Adesso è indagato per uccisione di animale.
La moglie, come si legge in un articolo pubblicato su ansa.it, tiene a precisare che Maya è stata accudita in tutti questi anni senza mai un episodio di violenza. Sarebbe stato il costo elevato della soppressione a portare l’uomo a compiere nei confronti dell’animale un gesto così crudele. “Tanto era vecchio”, avrebbe dichiarato ai militari.