Donna aggredita mentre corre nel parco: rimane in balia dei cani randagi per mezz’ora
31 luglio 2014
2 min

Donna aggredita mentre corre nel parco: rimane in balia dei cani randagi per mezz’ora

aggressività attualità
Una donna di 43 anni, vicino al parco della Marcigliana in provincia di Roma, stava correndo come solita fare ogni mattina, quando è stata letteralmente aggredita da alcuni cani randagi. Un incubo durato mezz’ora, durante la quale è stata azzannata ovunque, braccia e gambe comprese. E questo fino quando, seppure inizialmente aveva provato a divincolarsi dagli animali inferociti, la runner non ha resistito più e si è lasciata cadere a terra. Impressionante la foto che la ritrae insanguinata sul ciglio della strada, pubblicata da alcuni giornali e siti web nelle ultime ore (ndr. per non ferire la sensibilità di molti, noi abbiamo deciso di non pubblicarla). “Non passava nessuno e non riuscivo ad alzarmi”, racconta Nunzia, questo il nome della donna. D’altra parte, la zona in cui è accaduta la tragedia non è molto frequentata di mattino presto. Si tratta di un parco naturale, circondato da molte case agricole e strade private. Per fortuna, a trovarla su quella strada sterrata è stato un uomo in mountain bike che, preso un bastone, ha immediatamente allontanato i randagi per poi subito dopo soccorrere la vittima: le ha messo una maglia addosso e ha chiamato aiuto. Non è stato facile rintracciarli né per l’ambulanza del 118 né per carabinieri e vigili urbani. Ora, però, Nunzia si trova ricoverata con codice giallo presso il Sant’Andrea di Roma: “I guardiaparco mi hanno detto – continua a raccontare la donna – che l’aggressione violentissima sarebbe stata causata dal fatto che il cane randagio aveva trovato una carcassa o ucciso un cinghiale lui stesso. In questi casi gli animali diventerebbero molto pericolosi”. Intanto, il padre rivela, così come riportato da un articolo pubblicato su Il Messaggero: “Quei cani non sono randagi. In zona li conoscono tutti. I loro padroni hanno un nome e un cognome. Un anno fa, avevano già tentato di assalirla e in quell’occasione Nunzia aveva lasciato un cartello sul cancello della villa con scritto: ‘Signora faccia attenzione, i suoi cani sono aggressivi, potrebbero essere pericolosi‘. Mia figlia ha rischiato di morire per la noncuranza della gente”. E adesso, come sempre in questi casi, è polemica riguardo al fatto di chi sia davvero la responsabilità di questo incidente che forse si poteva evitare.