Dopo la scuola va a sfamare i cani randagi: la storia di un piccolo angelo
25 febbraio 2014
2 min

Dopo la scuola va a sfamare i cani randagi: la storia di un piccolo angelo

amore
Dopo il nostro articolo di ieri, in cui si parla della sempre più diffusa “moda” da parte di bambini e ragazzini di uccidere i nostri amici a quattro zampe dopo magari avergli inflitto le più brutali torture (secondo l’Aidaa sono stati ben 700 i casi solo nel 2013), dalle Filippine arriva la storia di un piccolo angelo che si prende cura di alcuni cani randagi all’insaputa dei genitori. È un esempio straordinario quello offerto da questo bambino, che ben ci deve far riflettere su quanto realmente si faccia a favore dei poveri trovatelli a quattro zampe, così come ci si chiede anche in questo video. A raccontare questa commovente vicenda è lo stesso padre del bimbo, attraverso alcuni scatti pubblicati sul sito Internet Reddit, precisamente nel profilo i_believe_in_pizza. L’uomo racconta che tutto ha avuto inizio quando ha cominciato a notare dei comportamenti strani nel figlio, che ogni giorno, da due settimane, “si allontanava da casa dopo aver riempito uno zaino con qualcosa”. Così ha deciso di seguire il piccolo, fin quando non si è fermato ai margini di una strada. Ed è allora che ha scoperto cosa andava a fare suo figlio: attorno a lui alcuni poveri randagi che si avvicinavano con una certa fiducia, a riprova dello straordinario lavoro compiuto fino a quel momento. Gli animali, però, non apparivano in buone condizioni e mostravano i chiari sintomi della rogna: “Mi vergogno a dire che quando li ho visti – racconta l’uomo, come si apprende in un articolo de La Stampa – ero abbastanza disgustato. Ma poi mio figlio ha cambiato la mia prospettiva: sono rimasto senza parole quando ho visto quei piccoli zombie a quattro zampe dargli più volte il ‘cinque’ quando mio figlio allungava loro la mano”. Dopo aver chiesto spiegazione al figlio, oggi l’uomo il piccolo angelo sia nel portare cibo ai cani sia nel prendere le precauzioni necessarie per non rischiare di prendersi delle malattie. Non solo questo. I due presto vogliono aprire un proprio rifugio per animali randagi. A loro non può che andare tutto il nostro plauso.