Dopo sei mesi scoprono che il loro cane è ancora vivo: se ne è servito il veterinario “vampiro”
2 maggio 2014
2 min

Dopo sei mesi scoprono che il loro cane è ancora vivo: se ne è servito il veterinario “vampiro”

maltrattamento
Ha dell’incredibile la storia di Sid, un cane originario del Texas – precisamente di Fot Worth – ritenuto morto per diversi mesi dalla sua famiglia, ma in realtà tenuto ancora in vita dal veterinario solo per servirsi del suo sangue. Sei mesi prima, al povero quattro zampe era stata diagnosticata una malattia congenita non curabile che gli avrebbe provocato terribile sofferenze, per questo motivo il medico aveva consigliato ai suoi proprietari di sottoporre l’animale a eutanasia. Così è stato fatto, almeno così credeva la famiglia di Sid, dal momento che a malincuore aveva consegnato il cane nelle mani del veterinario che avrebbe dovuto sopprimerlo nella sua clinica per animali senza farlo soffrire. Invece – così come si apprende da un articolo pubblicato su fanpage.it – per tutti questi mesi il quattro zampe è stato tenuto segregato nel retro della struttura medica dell’uomo solo per utilizzare il suo sangue nelle trasfusioni ad altri animali. E la cosa ancora più incredibile è che, portando il cane a un altro veterinario dopo aver smascherato quello “vampiro”, si è scoperto che Sid era sano e non aveva alcun bisogno di essere destinato alla soppressione. E così, dopo aver scoperto che era ancora vivo, i proprietari dell’animale hanno immediatamente denunciato il 71enne veterinario che è stato arrestato dalla polizia locale con l’accusa di crudeltà verso gli animali. Allo stesso tempo, il Consiglio di Stato dei veterinari del Texas ha avviato un’indagine per stabilire se anche altri animali siano stati maltrattati nella clinica, sebbene il veterinario accusato si difenda dicendo che si tratta solo di sciocchezze.