È caccia al serial killer che crocifigge cani e gatti
10 febbraio 2014
3 min

È caccia al serial killer che crocifigge cani e gatti

maltrattamento
Si accanisce su piccole vittime a quattro zampe, mutilandole e crocifiggendole. Poi lascia i cadaveri martoriati delle sue prede vicino a una chiesa. Si tratta di un vero e proprio serial killer -probabilmente uno psicopatico – che a Mosta, parte centrale dell’isola di Malta, sta da qualche tempo mietendo numerose vittime tra cani e gatti. La polizia sta cercando di mettersi sulle sue tracce, ma ancora non riesce ad acciuffarlo. Secondo quanto riportato da un articolo pubblicato sul sito web globalist.it, gli ultimi poveri animali uccisi sarebbero un Fox Terrier e un gatto rosso. Il cane è stato rinvenuto su una croce di legno appesa a una lampada della sagrestia, sul lato posteriore della chiesa, che si affaccia sulla piazza principale di Mosta. Era a testa in già, come è già avvenuto in precedenza. Il gatto rosso, invece, era appeso alla statua di San Filippo, sulla facciata principale, mentre qualche tempo fa il killer ha lasciato in bella vista otto zampe e due code di gatto. Non si capisce ancora se si tratti si pura follia o se questa faccenda così macabra riguardi in qualche maniera il satanismo. Di certo, i maltesi appaiono inorriditi da tutto questa crudeltà. Secondo la stampa locale, la polizia pensa che il serial killer possa avere uno o due complici. Sulla scena del delitto l’assassino lascia in genere un biglietto in cui si incolpa un ottantenne della zona, Frangisku Buhagiar, che però non risulta tra i sospetti. Ma nonostante ciò, suo malgrado, l’anziano signore potrebbe in qualche modo essere coinvolto nella vicenda. Infatti, il primo cucciolo di cane crocifisso fu ritrovato nella stessa casa in cui, nel 1999, Buhagiar sparò a sua sorella uccidendola per un litigio causato da un toast bruciato. L’uomo si difende, dichiarando che il vero killer vuole solo gettare fango su di lui. Come si apprende dalla stampa locale, l’assassino potrebbe tenere gli animali nella sua stessa casa prima di ammazzarli, inoltre potrebbe avercela con queste creature indifese, perché forse defraudato di un’eredità raccolta proprio dai migliori amici dell’uomo. La prima cittadina di Mosta, Shirlie Farrugia, si è già rivolta diverse volte alle forze dell’ordine per ottenere filmati del serial killer, catturate dalle telecamere a circuito chiuso: “Lo chiedo dal settembre scorso. Già allora questa persona era stata immortalata. Parlo a nome dei residenti di Mosta: vogliamo che queste immagini siano rese pubbliche”, dichiara il sindaco. E che il colpevole di tutto questo scempio paghi.