Emilia Romagna, anche gli animali colpiti dal terremoto
24 maggio 2012
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Emilia Romagna, anche gli animali colpiti dal terremoto

Quando la terra trema, giorno o notte che sia, non guarda in faccia nessuno, nemmeno i nostri amici animali. Ѐ ciò che è successo in Emilia Romagna, dopo il forte sisma che qualche giorno fa ha colpito la popolazione della provincia di Modena e Ferrara. Da un primo bilancio dei danni della Coldiretti, le strutture con animali più colpite sembrerebbero essere quelle di Mirandola, San Felice sul Panaro e Finale Emilia. Qui è crollato il tetto sia di un allevamento di maiali sia di mucche, con diversi animali rimasti uccisi oppure intrappolati tra le macerie. In particolare, sarebbero una cinquantina i suini morti, mentre una quindicina le bestiole ferite. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa GeaPress, molti degli animali illesi sono stati trasferiti per la macellazione prima ancora del previsto. Si tratterebbe di un numero compreso tra 450 e 500. In altre strutture i danni del terremoto sarebbero stati meno gravi, ma hanno comunque compromesso l’attività, tanto da rendere necessario il trasferimento degli animali in altri luoghi. Per tutti gli altri allevamenti, solo lesioni che non hanno però bloccato il normale svolgimento dei lavori. In ogni caso, il Corpo Forestale sta ancora controllando tutte le aree rurali colpite dal sisma, per accertarsi degli eventuali danni subiti da ricoveri e allevamenti. A essere colpiti non solo gli animali da allevamento, ma anche quelli che vivono in libertà. Sarebbero, per esempio, diversi i rondoni e le rondini travolti dal crollo degli edifici, in cui avevano nidificato: «Un’intera generazione biologica – spiega Piero Milanin, responsabile del centro di recupero della fauna selvatica Il Pettirosso di Modena – è sparita». Il terremoto si è verificano, infatti, proprio nel periodo in cui si depositano le uova, per cui molti uccellini appena nati o ancora all’interno dei gusci sono finiti sotto le macerie. Tutto a posto, comunque, nei centri di recupero della fauna selvatica Il Pettirosso (MO) e Monte Adone di Sasso Marconi (BO). Entrambi, infatti, hanno continuato la normale attività di soccorso alla fauna bisognosa. Per fortuna, i canili e i gattili presenti nella zona non sembrano aver registrato alcun animale morto, ma solo lesioni alle strutture. Tanta paura, ma nessun serio danno nel canile di Ferrara, così come in quello di Mirandola e nel canile intercomunale di Modena. Non sembra ci siano per il momento animali domestici dispersi, anche se probabilmente alcuni di loro, durante il fuggi fuggi generale, sono stati “abbandonati” nelle case.