Faenza, i vigili del fuoco salvano cane intrappolato in un burrone per dieci giorni
2 settembre 2013
2 min

Faenza, i vigili del fuoco salvano cane intrappolato in un burrone per dieci giorni

salvataggio
Ѐ rimasto dieci giorni senza né bere né mangiare, eppure alla fine l’istinto di sopravvivenza ha avuto la meglio. Così un meticcio di dieci anni, precipitato a causa della sua cecità all’interno di un burrone profondo 50 metri, è stato tratto in salvo dai vigili del fuoco, senza riportare alcun trauma. Per lui solo una brutta disavventura, da lasciarsi ora alle spalle. Ѐ accaduto a Faenza, in provincia in Ravenna: in particolare – come si legge in articolo pubblicato sul sito web ilrestodelcarlino.it – le operazioni di salvataggio sono avvenute tra i calanchi del gesso di Brisighella. Il povero quattro zampe era scomparso da dieci giorni, però qualcuno sentiva latrare proprio in fondo a quel burrone. Il cane era caduto lì dentro dopo aver perso la strada della propria abitazione, una casa di campagna in una zona molto impervia nel brisighellese in località Rontana. I proprietari non si erano dati per vinti e l’hanno continuato a cercare per giorni attorno alla casa: “È sempre stato la nostra compagnia – continuavano a ripetere – e siamo sicuri che sia ancora vivo”. Durante la notte alcuni nella vallata sentivano latrare, ma mai potevano pensare si trattasse proprio di questo meticcio. Questo fino a quando, lo scorso sabato, i lamenti sono stati individuati da una persona che li ha sentiti distintamente provenire da un profondo vallone, una cinquantina di metri. Così, sapendo che il vicino aveva perso il suo cane, gliene ha parlato. La speranza si è riaccesa ed è stato subito lanciato l’allarme ai vigili del fuoco del comando provinciale di Ravenna. Grazie ad alcune tecniche Saf (soccorso alpino fluviale), una squadra del distaccamento di Faenza ha avviato procedure di salvataggio e tratto in salvo il quattro zampe: più precisamente, dopo aver approntato un paranco, si è calato per ben 50 metri con una tanica d’acqua da tre litri che il cane, una volta raggiunto, si è scolato in pochissimi secondi: fortunatamente la caduta era stata attutita dalla vegetazione e il cane era ancora vivo. Poi il lieto fine: il cane è stato imbragato ed è stato riportato in quota. I proprietari hanno così potuto riabbracciare, dopo giorni di preoccupazione e angoscia, il loro beniamino a quattro zampe che, a parte la magrezza e alla disidratazione dovuta ai dieci giorni di digiuno totale, non ha riportato alcuna grave ferita o qualche particolare trauma. Ѐ un vero miracolo che sia sano e salvo.