Fido potrà fare visita ai bambini ricoverati al Meyer di Firenze: ecco le regole da rispettare
14 gennaio 2014
3 min

Fido potrà fare visita ai bambini ricoverati al Meyer di Firenze: ecco le regole da rispettare

amicizia
Dopo anni di pet therapy, l’Ospedale Meyer di Firenze apre le porte anche agli esemplari non addestrati. Già dalla prossima primavera i nostri amici a quattro zampe potranno fare visita ai bambini qui ricoverati. Il tutto – si legge in un articolo pubblicato da La Repubblica – parte da una delibera regionale dell’ottobre 2009, che prevedeva appunto che i familiari dei pazienti ricoverati in Toscana potessero chiedere di fare entrare il cane del malato in corsia e che le strutture sanitarie si organizzassero per poterlo ospitare, ovviamente nel rispetto di una serie di regole e tenendo conto delle condizioni del malato e più in generale del reparto. Purtroppo, però, il provvedimento non è stato applicato da gran parte delle aziende, a accezione di quella di Prato. Adesso, invece, il Meyer di Firenze fa sapere che il Comitato di controllo delle infezioni ospedaliere dall’azienda e l’associazione Antropozoa hanno finito di elaborare, dopo un lungo lavoro minuzioso, le regole da rispettare per far finalmente entrare gli animali di compagnia in ospedale. Innanzitutto, occorre chiedere il permesso al medico-tutor individuato dall’azienda per valutare singolarmente ogni caso e per stabilire se la visita può essere effettivamente d’aiuto al paziente. Inoltre, è necessario assicurarsi che la presenza dell’animale non infastidisca, o più in generale non rechi alcun danno, agli altri pazienti ricoverati nella stessa stanza del padrone. L’orario e il giorno della visita vengono concordati con il reparto, anche per evitare che il cane entri quando è in corso la pet therapy o ci sono attività durante le quali non si possono fare visite. Ottenuto il permesso per far l’ingresso in ospedale, occorre utilizzare un guinzaglio corto e il proprietario deve avere a disposizione una museruola, il cui uso potrebbe essere richiesto dal personale sanitario. Si è pensato a dei percorsi speciali per far passare l’animale il più possibile da corridoi all’esterno della struttura, evitando aree rumorose o che in qualche modo lo possano innervosire. Anche il quattro zampe deve possedere dei determinati requisiti: non deve essere di indole nervosa o aggressiva e non deve essere incline alle abbaiate. Deve avere, anche, più di otto mesi, perché i cuccioli molto giovani spesso sono troppo agitati. Infine, occorre procurarsi un certificato di buona salute dell’animale che, prima del suo ingresso in ospedale (almeno 24 ore prima), deve essere lavato con uno shampoo anti micotico, mentre prima di entrare in reparto deve essere spazzolato.