Fido potrebbe essere uno scudo contro il Coronavirus: lo studio italiano
10 aprile 2020
2 min

Fido potrebbe essere uno scudo contro il Coronavirus: lo studio italiano

attualità studio
Stare a contatto con i nostri amici a quattro zampe potrebbe dotarci di difese immunitarie “naturali”, in grado di attenuare i sintomi di un’eventuale infezione da Covid-19. È quanto emerso da uno studio italiano effettuato dall’Università Cattolica di Roma, in collaborazione con l’Università Magna Graecia di Catanzaro e l’Università di Milano. Un’ipotesi che potrebbe portare in futuro a nuovi trattamenti e vaccini, oltre che a nuovi approcci diagnostici, ma che adesso dovrà essere vagliata da studi ed esperimenti ad hoc.
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Stando allo studio, descritto sul sito del Policlinico Gemelli di Roma nello spazio Pillole anti Covid-19, esisterebbe una grande somiglianza nella struttura della proteina spike del Coronavirus, usata dal virus per penetrare nelle cellule, con quella del cane e del bue. Da qui l’ipotesi che avere un quattro zampe potrebbe fare da scudo alla malattia. “Gli animali insomma – spiega Maurizio Sanguinetti, direttore del Dipartimento Scienze di laboratorio e infettivologiche del Policlinico Gemelli e ordinario di Microbiologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, così come riporta Adnkronospotrebbero aver avuto un ruolo critico nell’innesco e nell’evoluzione di questa epidemia (che ricordiamo essere una zoonosi), sia come serbatoio virale, ma anche agendo come fonte ‘benefica’ di particelle virali immuno-stimolanti, in grado di offrire protezione contro il Sars CoV-2 circolante, attenuandone i sintomi”.