Gravemente malato, era stato gettato in un cassonetto e poi adottato. Boh è morto
25 marzo 2013
2 min

Gravemente malato, era stato gettato in un cassonetto e poi adottato. Boh è morto

abbandono maltrattamento

Boh, il cocker fiorentino che qualche tempo è finito nelle pagine della cronaca per essere stato crudelmente gettato tra i rifiuti, è salito sul ponte dell’arcobaleno in casa della sua famiglia adottiva. Il tumore al cervello da cui era affetto e per cui probabilmente è stato abbandonato dal suo ex proprietario non gli ha dato via di scampo. Ciò che conforta, dopo la bruttissima esperienza vissuta, è cha abbia potuto trascorre gli ultimi giorni della sua vita – purtroppo solo un mese e mezzo – assistito con amore e con affetto da un vero angelo amante degli animali, Costanza Giovannoni, la signora di Peretola di Firenze che l’ha trovato agonizzante e che l’ha salvato. La donna è molto dispiaciuta – si apprende da un articolo pubblicato su lanazione.it – e adesso non ha voglia di parlare. La storia di Boh è una delle tante che vede come protagonisti dei poveri quattro zampe buttati via come fossero roba vecchia, un problema assai serio nel nostro Paese nonostante le tante campagne di sensibilizzazione, soprattutto a ridosso dei periodi di vacanza o dell’estate. In particolare, le gravi condizioni di salute di questo peloso avrebbero spinto il proprietario a sbarazzarsi definitivamente del problema, gettandolo tra i rifiuti dopo avergli strappato il chip di riconoscimento da sotto la pelle. Ciò lascia ancora più sgomenti. Pochi giorni dopo l’abbandono, però, le guardie zoofile dell’Ente nazionale protezione animali (Enpa) sono risalite al colpevole: si trattava di un ex appartenente alle forze dell’ordine ultraottantenne, residente nel Comune di Campi Bisenzio, che si è giustificato dicendo che “il cane gli sembrava morto”. L’uomo è stato denunciato dall’associazione animalista e il Comune di Firenze si è costituito parte civile nel processo. Il cane, salvato dalla donna di Peretola che aveva sentito i guaiti dell’animale provenire dalla raccolta dei rifiuti del suo quartiere, è stato immediatamente accolto da una clinica veterinaria, che ne ha accertato le condizioni di salute precarie e – si legge su pets.greenstyle.it – la presenza di un tumore. Non solo il male incurabile, ma anche un pessimo accudimento che ne ha peggiorato la condizione. Terminate le cure d’urgenza, Boh è stato affidato alla sua salvatrice e con lei ha trascorso serenamente gli ultimi attimi della sua vita. Ora ci si augura che la giustizia possa fare il suo corso e che la pena per chi ha commesso un atto così ignobile verso Boh possa essere davvero esemplare.