“I miei cani uccisi da polpette avvelenate”: in realtà li aveva lasciati sotto il sole
29 luglio 2014
2 min

“I miei cani uccisi da polpette avvelenate”: in realtà li aveva lasciati sotto il sole

Tre mesi fa aveva fatto sapere sul proprio profilo Facebook che i suoi due cani erano stati avvelenati con delle polpette alla stricnina, nei pressi del parco Sempione a Milano, facendo allarme tutti gli altri proprietari di cani della zona. Oggi si scopre che, in realtà, i due poveri quattro zampe sono morti per un colpo di calore, perché lasciati chiusi in auto dal loro stesso padrone, durante una calda e afosa giornata di maggio. Adesso l’uomo dovrà rispondere dei reati di maltrattamento e uccisione di animali. “Non portate i vostri cani al Parco Sempione, Rita & Byron il vostro sguardo d’amore non mi lascerà mai”, questo il post – si legge in un articolo pubblicato su milano.corriere.it – pubblicato su Facebook da R.G., in seguito alla morte dei suoi due cani, Rita e Byron, lo scorso 1° maggio. Da lì il panico. In poco tempo, in Rete il passaparola è diventato virale e i cani da due sono diventati venti. Ed è così che sono partiti tutti gli accertamenti e le verifiche del caso, fino a quando – dopo le analisi e gli esami effettuati sui cani dall’Istituto Zooprofilattico di Milano, ritrovati custoditi in un congelatore di un gattile nel lodigiano, probabilmente in attesa di essere cremati – non si è giunti alla verità: l’uomo quel giorno, in realtà, si era allontanato un’ora e mezza per pranzare con alcuni amici e aveva lasciato i suoi due quattro zampe chiusi nella vettura, conducendoli prima al malore e poi alla morte. Quello dell’avvelenamento è stata solo una misera e pericolosa bugia per nascondere la sua noncuranza e superficialità.