Il business delle “finte adozioni”
18 novembre 2011
4 min

Il business delle “finte adozioni”

adozione

Il portale “Il Respiro.eu” ha denunciato che, in alcuni canili, c’è il traffico delle finte adozioni, infatti questi non vengono adottati ma vanno a finire nel Nord Europa sui tavoli della sperimentazione. Per ogni cane in canile i comuni di tutta Italia spendono intorno alle trecentomila ad un milione di euro, questi soldi però non garantiscono il benessere degli animali, anzi molte volte vengono maltrattati, tenuti in gabbie affollatissime e sono anche malati. Sotto forma di adozioni i cani vanno a finire in altri paesi e vengono trasformati in pelliccia e scatolette di cibo per cani. La Repubblica ha trattato questo argomento “Il randagismo un business” I canili sono poco controllati, sperpero del denaro pubblico, malasanità, criminalità organizzata. Tutti complici senza saperlo Medici, Sindaci, Polizia, ASL, Giudici, ci sono grossi interessi, più di quello che una persona possa pensare e le leggi vengono sempre ignorate. Il rapporto Zoomafia ha stimato ultimamente un introito che si aggira intorno ai cinquecento milioni di euro, cifre da capogiro. La giornalista Margherita D’Amico ha fatto delle inchieste sul traffico delle finte adozioni, a Napoli ci sarà il  processo che avrà inizio il 19 dicembre sul traffico di cani e gatti da Ischia alla Germania, in Germania arrivano dai 250 ai 400 mila cani e vengono convogliati non solo dall’Italia ma anche dalla Spagna, Grecia, Turchia e vanno tutti in Nord Europa, speriamo che questo processo faccia aprire il cuore e gli occhi ai molti del settore, con controlli a tappeto. Con questo non significa che tutti i canili siano così, ci sono molte persone che aiutano queste povere bestiole, ma come in tutte le cose le mele marcie rovinano tutto .La testimonianza del vice-presidente del Gruppo Bairo dove è stato testimone di un fermo  in Svizzera, sono stati trovati cani sedati che non riuscivano a stare in piedi, 9 gatti costipati in una cuccetta di stoffa per gatti, ci sono pochi controlli e quelli che ci sono sono superficiali. Un grosso punto interrogativo sono le ASL, che ,dovrebbero controllare i registri, e trovandosi migliaia di pratiche di adozioni come fanno a non insospettirsi? Come mai non si accorgono che la stessa persona chiede 20,30,40,50,lasciapassare? Parliamo dei canili italiani, vengono gestiti senza controlli. I canili per qualcuno sono una fonte di guadagno e qui regna il degrado, animali feriti, affetti da malattie, malnutriti, relegati in piccoli spazi dove non escono mai, queste cose accadono sia in canili Comunali che Privati, ci sono vari enti di Protezione Animale come O.I.P.A  E.N.P.A. e tanti altri che riescono ad entrare in alcuni canili così che possono controllare come vengono tenuti gli animali , ma ci sono molti canili che chiudono le porte ai volontari (così possono fare i loro porci comodi senza che nessuno veda) Sul sito www.salute.gov.it il Ministero della Salute ha diffuso un video sulle 39 strutture controllate dalla task force per la tutela sugli animali. I Comuni inveci di creare Canili Municipali stipulano convenzioni con società private, con aste al ribasso, una volta stipulato l’accordo finiscono i controlli. Il Sindaco sarebbe il responsabile dei cani ma di fatto è intoccabile. Nel sud le cose peggiorano per via della criminalità organizzata. Nel 2011 sono stati sequestrati 6 canili. E’ stato chiuso il canile di Somma Lombardo. A Terni segnalazione di maltrattamenti è in corso una lunga indagine. Sotto seqestro il canile di Ceprano di Frosinone, chiuso Poggio Sannita per maltrattamenti. Aragona Sicilia canile abusivo dopo tanto anni si sta svuotando. Cicerale in Campania con 2000 cani, la famiglia Capasso,percepiva 2,00 euro al giorno per cane, battaglia giudiziaria dove il Ministero si è costituito Parte Civile, In tutti i casi di sequestro ci sono maltrattamenti cani ridotti a pelle e ossa, cani malati,nessun animale sterilizzato e molti cani morti. Facciamoci un esame di coscienza e cominciamo a denunciare i Canili Lagher  e cumunque segnaliamo qualsiasi forma di maltrattamento verso i nostri amici a 4 zampe .                                                                                                                                                                          UN POPOLO SI GIUDICA DA COME TRATTA GLI ANIMALI