il mito della bellezza
28 gennaio 2010
2 min

il mito della bellezza

Il prezzo della bellezza aumenta sempre più, anche per i nostri amici animali! Li vediamo ricoperti di lustrini luccicanti, hanno il manto lucidissimo e agghindato con vistosi nastri rossi. Così appaiono i cani durante i concorsi di bellezza! Alle 400 razze canine riconosciute corrispondono ben 350 patologie ereditarie che vanno dalle difficoltà respiratorie dei bulldog e dei pechinesi dovute al muso schiacciato con canna nasale corta, ai tumori delle ossa dei cani di taglia gigante fino ad arrivare all’artrosi delle zampe posteriori nei pastori tedeschi. Per questi motivi, dagli scienziati britannici arriva un accorata richiesta d’aiuto: standard più severi per disciplinare l’operato degli allevatori e maggiore sensibilità verso l’educazione cinofila. Questa la soluzione per ridurre i problemi di salute dei cani col pedigree che la selezione dell’ uomo ha reso sempre più belli e fragili. Una selezione come questa, basata sulla bellezza invece che sulla salute, ha contribuito negli anni alla diffusione di patologie ereditarie di tipo recessivo, creando negli animali vere e proprie tare genetiche. Ma la responsabilità non è solo degli allevatori, anche la persona comune fa la sua parte! Spesso a dettare la nostra scelta di un cucciolo sono le regole estetiche, gli standard della razza o ancor peggio i dettami della moda del momento. Troppo spesso scegliamo con gli occhi e non con testa e cuore.