In Molise sindaco vieta ai cani di abbaiare. Enpa: “Modifichi quanto disposto”
24 luglio 2012
2 min

In Molise sindaco vieta ai cani di abbaiare. Enpa: “Modifichi quanto disposto”

abbaiare

Niente pelosi che abbaino dalle ore 13 alle 16 del pomeriggio, come pure dalle 21 di sera alle 8,30 del mattino. Ѐ la bizzarra ordinanza emessa dal sindaco di un piccolo paese in provincia di Isernia, Cerro al Volturno, in territorio molisano. Un documento lungo ben sei pagine, in cui il primo cittadino, Vincenzo Iannarelli, fissa delle precise e ferree regole da far rispettare ai proprietari dei cani, «per preservare la sicurezza dei cittadini e non recar loro disturbo». Un’ordinanza che lui stesso definisce «perfetta», ma che tra gli animalisti sta già suscitando molte polemiche. Secondo quanto disposto, infatti, i quattro zampe dovranno essere custoditi all’interno delle aree private in maniera tale da ridurre al massimo l’eventuale disturbo della quiete e, in particolare, evitare che abbaino nelle fasce orarie pomeridiane e in quelle serali/notturne. Più precisamente, a essi dovranno essere riservate zone della proprietà il più lontano possibile dalle abitazioni dei confinanti e dovranno, si legge nel provvedimento, essere adottate tutte le misure necessarie affinché i pelosi non disturbino con il loro abbaiare i passanti sulle aree pubbliche adiacenti a quella dove sono custoditi. Chi non rispetta il divieto rischia di beccarsi una multa che va dai 25 ai ben 500 euro. Non solo, altri provvedimenti sono stati disposti nei confronti dei pelosi di questo comune molisano. «I cani – dice il primo cittadino di Cerro al Volturno – dovranno circolare con la museruola e un guinzaglio non più corto di 1 metro e 50 centimetri. Inoltre nel rispetto della legge regionale n. 7/2005, tutti i cani devono essere iscritti al registro canino, dove viene loro applicato un microchip». Il provvedimento comunale impone, anche, il divieto «di accesso dei cani a luoghi pubblici o aperti al pubblico e – spiega Iannarelli all’Adnkronos – per il loro svago abbiamo individuato apposite aree, parchi o comunque zone lontane dai centri abitati». Le associazioni animaliste non ci stanno, soprattutto per quanto riguarda il divieto ai poveri quattro zampe del comune di abbaiare. Per l’Ente nazionale protezione animali, il sindaco di Cerro al Volturno «deve modificare – dichiara il presidente dell’Enpa, Carla Rocchi – quanto disposto rientrando nell’alveo della legalità». Dopo la sentenza del Tar che ritiene inaccettabile vietare ai cani l’ingresso nelle aree verdi, e la pronuncia del Tribunale di Lanciano, secondo cui i cani hanno diritto ad abbaiare, si pensava che «i sindaci avrebbero smesso di emanare ordinanze balzane contrarie alla legge».