In Spagna, al proprietario che non pulisce, gli escrementi del cane ritornano indietro per posta!
3 luglio 2013
2 min

In Spagna, al proprietario che non pulisce, gli escrementi del cane ritornano indietro per posta!

Ѐ tanto bizzarra quanto efficace l’iniziativa intrapresa dall’amministrazione comunale di una piccola comunità della Spagna a pochi chilometri da Madrid, Brunete, contro l’annoso problema degli escrementi dei cani, lasciati in giro – per strada, sui marciapiedi o a ridosso dei portoni – da proprietari sempre più menefreghisti e maleducati. A chi, infatti, non raccoglie i bisogni del proprio amico a quattro zampe il comune spagnolo fa recapitare direttamente a casa la popò di Fido in una busta, completa di multa. In una sola settimana – si legge in un articolo pubblicato sul sito animalista tuttogreen.it – sono stati spediti ben 147 pacchetti postali ad altrettanti cittadini: ciò ha riscontrato molto successo, visto che nei giorni seguenti gli escrementi sui marciapiedi sono diminuiti del 70 per cento. In collaborazione con l’agenzia pubblicitaria McCann Erickson, il Comune di Brunete ha deciso di inviare venti addetti in borghese a sorvegliare strade e parchi cittadini in cerca di proprietari “sporcaccioni”. Con la scusa di volersi complimentare per l’animale, i volontari si sono poi avvicinati per scoprire i nomi dei cani e quelli dei rispettivi padroni. Raccolti i bisognini in un sacchetto di plastica, gli organizzatori dell’iniziativa hanno così incrociato i dati raccolti con l’anagrafe canina, per scoprire il domicilio dei proprietari poco attenti. Chiuse le feci in una scatola normalmente dedicata agli oggetti smarriti, si effettua, quindi, la consegna a domicilio, accompagnata da una lettera di avvertimento per il pagamento di una multa e da un’ironica scritta: “proprietà smarrita”. Si tratta di un procedimento lungo e ingegnoso, che però sta portando a buoni risultati, molto più di campagne di sensibilizzazione e di altre iniziative tradizionali. Non si sa se è per la multa che si rischia di pagare – che va dai 30 ai 300 euro – o per il disgusto di vedersi recapitare il tutto via corriere espresso o di ritrovarsi in video sui social network, ma – come prima accennato – il numero di escrementi lasciati in giro per la città sembra essersi ridotto notevolmente, concedendo ai cittadini di passeggiare tranquillamente tra le vie cittadine, senza rischiare di mettere il piede su un qualche “ricordino” o di fare lo slalom tra le cacche. Un problema assai diffuso, anche, nel nostro Paese. A nulla valgono palette, sacchettini, bidoni di raccolta o multe salate: spesso la maleducazione di certi proprietari è più forte di qualsiasi altra cosa o tentativo di disincentivare questa orrenda abitudine.