Lanciato nell’immondizia dopo averlo fatto combattere
30 giugno 2014
2 min

Lanciato nell’immondizia dopo averlo fatto combattere

maltrattamento
Nonostante lo sforzo dei veterinari, è morto dopo un’agonia di qualche ora, dilaniato da numerose e profonde ferite da morso che avevano raggiunto gli organi vitali. Questa la terribile fine di un cane Corso dal mantello bruno-focato, lanciato nell’immondizia da una macchina in corsa, dopo essere stato impiegato in un combattimento illegale. È accaduto a Palermo, la settimana scorsa, nel quartiere periferico di Bonagia. A rendere noto la morte del cane – la causa sarebbe stata quasi certamente la consistente perdita di sangue provocata dalle ferite – la LIDA (Lega Italiana dei Diritti dell’Animale) cittadina, che ha dato un nome al povero animale: Ares: “La cosa che fa più male – scrivono i volontari dell’associazione, così come si apprende da un articolo pubblicato sul sito palermomania.it – è pensare che sia passato dal terrore alla morte senza poter assaporare la dolcezza di quelle stesse mani che tante volte che l’hanno tradito. È una cosa che ti strugge dentro, un pensiero che, come successo altre volte, ci farà compagnia per sempre”. Ma dietro al crimine dei combattimenti spesso si nasconde una realtà ancora più diffusa, quella degli abbandoni: “Quanto avvenuto ieri sera (ndr. 28 giugno) – riferisce a GeaPress Alessandra Musso, responsabile della LIDA di Palermo – non è una morte per combattimento, bensì di abbandono. Mi riferisco alle istituzioni che continuano ad ignorare problemi sotto gli occhi di tutti. Ares – conclude la responsabile animalista – è vittima di un abbandono dove poi allignano interessi criminali come quello dei combattimenti”. Purtroppo, nella città di Palermo, recentemente sono state numerose le segnalazioni relative ai combattimenti tra cani. Un fenomeno che sembrava sopito ma che invece, negli ultimi anni, ha fornito – si legge sul sito dell’agenzia di stampa GeaPress – evidenti segnali di ripresa.