Lava il cane in lavatrice e pubblica le foto su Facebook
9 settembre 2014
2 min

Lava il cane in lavatrice e pubblica le foto su Facebook

attualità maltrattamento
Sono immagini davvero inquietanti quelle che negli ultimi giorni stanno facendo il giro della Rete, suscitando lo sdegno e le proteste di moltissimi utenti: un uomo originario di Hong Kong avrebbe, qualche tempo fa, rinchiuso un cucciolo bianco in una lavatrice a carica dall’alto costringendolo a un ciclo di lavaggio. Fortunatamente lo sportello superiore è stato lasciato aperto, così che l’animale – aggrappato ai margini della lavatrice avviata a piena velocità – potesse almeno uscire il musetto dall’acqua, ma questo non rende meno abominevole il gesto compiuto. Si tratta, infatti, dell’ennesimo episodio di crudeltà nei confronti dei nostri amici a quattro zampe, sempre più spesso vittime innocenti della follia umana. Come se non bastasse, le foto di questo scempio sono state poi condivise dal proprietario del cane in Rete con lo pseudonimo Jacky Lo, ma non è dato sapere si tratti del vero nome o di un nick fittizio scelto per Facebook. Secondo quanto riportato dal sito di TgCom24, l’uomo si sarebbe difeso dicendo di voler mostrare “un modo ultra-veloce per lavare un cane”. Un altro utente di Facebook gli avrebbe domandato se avesse, infine, ucciso il cane e l’uomo avrebbe così risposto: “Sì. Ti piacerebbe vedere?”. Non è facile, però, constatare le reali condizioni dell’animale o se, in realtà, sia stata solo una messa in scena del proprietario in cerca di 15 minuti di fama virale, il suo account – si apprende da un articolo pubblicato su greenstyle.it – sarebbe stato, infatti, cancellato. La condivisione delle foto risalirebbe a circa un mesetto fa, ma solo negli ultimi giorni l’episodio ha assunto una rilevanza globale. Intanto, migliaia di persone hanno firmato una petizione on line invitando le autorità competenti ad agire. La polizia di Hong Kong ha, così, annunciato di aver aperto un’inchiesta per presunta crudeltà sugli animali, reato che può comportare sanzioni fino a tre anni di carcere e una multa di circa 26mila dollari. La polizia ha, anche, riferito che per ora non è stato arrestato nessuno.