Le nuove frontiere della pet therapy
17 marzo 2011
2 min

Le nuove frontiere della pet therapy

Avevamo già parlato del cane utilizzato presso una scuola inglese per aiutare i bambini nella lettura, adesso parliamo sempre di scuole e sempre di bambini ma sotto una spetto diverso. Oscar, un cane di razza labrador, è presente ogni giorno nel Cantell Maths and Computing College di Southampton e, secondo i dirigenti scolastici, grazie a lui gli episodi di bullismo sono quasi dimezzati. Oscar è stato infatti assunto proprio per domare gli alunni più incontenibili e indisciplinati. Il tutto rientra in una versione particolare di pet therapy (la terapia fatta con l’ausilio di animali), il cui programma prevede che gli alunni svolgano la lezione a stretto contatto con il Labrador, pronto a controllare i più scalmanati. A volte ci sono studenti arrabbiati, Oscar si avvicina loro e li calma più che un approccio punitivo utilizzano un approccio di riparazione che tende a portare gli studenti a riconoscere i propri comportamenti errati. Un approccio che, visti i risultati, sembra dare buoni frutti e che sta facendo scuola. Anche in Italia già nel 2008, nelle prime classi della scuola media «Ada Negri» di Bolzano è iniziato un progetto sperimentale simile di prevenzione al bullismo. I ragazzi fanno lezione con i cani, sperimentano le proprie emozioni e rafforzando l’autoconsapevolezza nella relazione con gli altri: tutte competenze contrapposte agli atteggiamenti dei bulli. La storia di Oscar potrebbe incentivare lo sviluppo della pratica anche da noi, considerando gli ampi consensi che riscuote.