Liberati gli attivisti del blitz a Green Hill
11 maggio 2012
3 min

Liberati gli attivisti del blitz a Green Hill

Sono stati rilasciati lunedì sera gli attivisti che qualche giorno fa hanno fatto incursione presso Green Hill, a Montichiari, “rubando” alcuni cuccioli e adulti di beagle destinati alla vivisezione. In marcia per le strade della località bresciana, sabato scorso c’erano animalisti provenienti da tutta Italia per la «Giornata mondiale per gli animali nei laboratori». Doveva essere una delle tante manifestazioni per chiedere la chiusura dell’allevamento, l’unico riservato alla sperimentazione sui cani in Italia, ma alla fine c’è stato un vero e proprio assalto alle sue reti di recinzione: circa venticinque beagle sono stati liberati, mentre una dozzina di attivisti sono stati arrestati, con l’accusa di furto in concorso, di danneggiamento, di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Ne è derivata una vera e propria campagna di solidarietà, tramite i social network come Facebook e Twitter, affinché i “salvatori” dei quattro zampe di Montichiari fossero scarcerati. Così alla fine è stato. A tal proposito, in questi giorni hanno fatto sentire la loro voce di protesta personaggi famosi e non. Dalla Francia è arrivata perfino una lettera di Brigitte Bardot, l’ex diva che ormai si dedica solo alle battaglie animaliste, indirizzata al ministro della Giustizia, Paola Severino: «Non è più possibile – ha scritto – accettare lo scandalo della vivisezione. I ragazzi arrestati sono dei resistenti che non hanno premeditato l’azione ma seguito il cuore e la ragione. Dovete liberarli». L’azienda di Montichiari, invece, ha sottolineato come il movimento degli attivisti sia «diventato violento e criminale» e come l’allevamento di beagle in realtà conduca «un’attività legale, necessaria per la comunità medica e scientifica, per il suo fondamentale ruolo nel migliorare la salute delle persone e degli animali». Secondo quanto riportato da GeaPress, nonostante le prime notizie riguardanti il fatto che i cuccioli recuperati dalla polizia siano stati affidati all’Asl di Brescia, le cose non starebbero invece così. A quanto pare già sabato sera i cagnetti tolti agli attivisti sarebbero tornati all’allevamento. Intanto, il Coordinamento Fermare Green Hill ha fissato per l’8 maggio una nuova protesta contro l’allevamento. Per quella data gli attivisti si riuniranno davanti le ambasciate e i consolati italiani nel mondo. L’ex onorevole Vittoria Brambilla ha dichiarato, in nome della Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente, di voler adottare i beagle di Green Hill e ha invitato la Marshall ad andarsene via dall’Italia: «Siamo disposti ad acquistarli, consapevoli che si tratterebbe di una cifra molto alta, pur di salvarli».