Lo sguardo espressivo dei cani è frutto della selezione dell'uomo
19 giugno 2019
2 min

Lo sguardo espressivo dei cani è frutto della selezione dell'uomo

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Il tipico sguardo espressivo di Fido come conseguenza dell’addomesticamento da parte dell’uomo. Sarebbe stato sviluppato per fare colpo proprio sull’amico bipede e ottenere così dei vantaggi. A rivelarlo è un nuovo studio condotto dal gruppo dell’Università inglese di Portsmouth coordinato da Juliane Kaminski e pubblicato sulla rivista dell’Accademia Nazionale delle scienze americana (Pnas).

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Per giungere a tali risultati, gli autori dello studio hanno messo a confronto la muscolatura facciale di 33 cani con quella di 13 esemplari di lupo selvatico. Così facendo, sono emerse alcune differenze nei muscoli che circondano gli occhi e le sopracciglia, che permettono alcuni determinati movimenti, come quello che fa assumere uno sguardo molto simile a quello dell’uomo quando prova tristezza, che rendono il cane molto espressivo. Da tutto ciò gli studiosi hanno tratto la conclusione, secondo cui “siamo stati proprio noi esseri umani a partire dall’addomesticazione del cane più di 33.000 anni fa – hanno fatto sapere, come riporta ansa.ita indirizzare in qualche modo l’evoluzione della loro espressività nel segno di una maggiore capacità di comunicazione con l’uomo. In questo modo, grazie alle nostre preferenze – hanno concluso gli esperti – abbiamo contribuito in modo indiretto a rendere il loro sguardo particolarmente espressivo”.