Lo staff di un traghetto contro una ragazza cieca: la minacciano di buttarla a mare con il cane
20 agosto 2013
2 min

Lo staff di un traghetto contro una ragazza cieca: la minacciano di buttarla a mare con il cane

cane eroe
Lascia sbigottiti e senza parole la storia di una ragazza non vedente di 24 anni e del suo cane guida – un Golden Retriever che si chiama Vera – non fatti accedere al posto anticipatamente prenotato sul traghetto “Voyager European”, appartenente alla compagnia European Ferries, e minacciati di essere buttati assieme, donna e quattro zampe, in mare. La vicenda risale allo scorso 16 agosto, quando Kedrit Shalari – questo il nome della giovane – è salita sulla nave traghetto che collega Valona con Brindisi per dirigersi, in vacanza, verso la Puglia dopo aver trascorso un mese a Tirana dalla sua famiglia. La ragazza, che da 10 anni vive in Italia, è infatti di origine albanese. Una volta a bordo – si legge in un articolo pubblicato sul sito web bari.repubblica.it – Kedrit sarebbe stata raggiunta da due persone dello staff che le hanno vietato l’accesso all’interno della imbarcazione: “Il cane non può entrare”, le hanno detto. Non solo. “Gli stessi operatori – spiega la ragazza, come si apprende dalla denuncia fatta dalla stessa presso la stazione di Racale in provincia di Lecce – si rifiutavano di leggere la documentazione del cane che attesta la possibilità di accesso a ogni luogo ed esercizio pubblico dei cani guida, anche laddove l’accesso ai cani è vietato l’ingresso”. Per finire, dallo staff sarebbe anche partita la minaccia – racconta ancora Kedrit – “di espellermi dal traghetto se non mi fossi spostata da tale area, buttandomi a mare insieme al mio cane guida. Mi intimavano poi di viaggiare sul ponte, all’aperto, per un viaggio di durata di 5 ore e mezzo. Il ponte di un traghetto è adibito a zona fumatori, e non al trasporto viaggiatori”. Impossibile parlare con il capitano, perché “dormiva e non poteva”. Così giustifica la vicenda – resa nota da un blog animalista, animebastarde.it – Maurizio Prudentino, l’agente marittimo della compagnia European Ferries: Molto probabilmente – racconta l’uomo – se le cose sono andate così come descritte è stato un fraintendimento. Sicuramente si poteva usare una sensibilità diversa. Ad ogni modo il comandante adesso è in mare, arriverà in serata a Brindisi e ci parlerò personalmente. Sono sicuro che avvierà una procedura interna, ascoltando tutti i membri dell’equipaggio, per comprendere esattamente cosa è accaduto. Quanto alle minacce, che sono inammissibili, ognuno – aggiunge alla fine Prudentino – risponde delle proprie eventuali condotte. Non sono comportamenti che fanno parte della cultura civile”.