No al pignoramento di cani e gatti: on line una petizione
9 febbraio 2015
2 min

No al pignoramento di cani e gatti: on line una petizione

amore attualità
I nostri amici a quattro zampe come beni da sequestrare e da metter all’asta per soddisfare i creditori. In Italia, nonostante siano stati fatti grandi passi avanti riguardo al tema della tutela dei diritti degli animali, la normativa continua a restare carente su questo punto. A tal proposito – si apprende da un articolo pubblicato su repubblica.it – la conduttrice televisiva Tessa Gelisio e la Lega nazionale per la difesa del cane hanno promosso una petizione on line (#giulezampe su Change.org): “Se l’art. 514 del codice di procedura civile vieta il pignoramento dei beni che hanno valore affettivo, come la fede nuziale, per evitare forme di pressione psicologica sul debitore, non è più possibile invece – si legge nella pagina della petizione – ritenere pignorabile un animale domestico che da anni vive insieme al suo proprietario. Il pignoramento deve colpire il patrimonio del debitore e non i suoi sentimenti!”. Ala violenza psicologica dell’animale, si aggiunge la sofferenza dell’animale, sradicato dall’ambiente in cui ha vissuto per essere collocato in chissà quale struttura, prima di essere messo all’asta. Eppure il divieto di sequestro per gli animali domestici non sarebbe del tutto una novità. In Germania e in Austri, infatti, una legge stabilisce che i nostri amici a quattro zampe non sono cose e che, quindi, non possono essere pignorati.