Non fa salire il cane guida di un cieco: tassista inglese rischia la revoca della licenza
19 luglio 2013
3 min

Non fa salire il cane guida di un cieco: tassista inglese rischia la revoca della licenza

cane eroe
Sono ancora tante le difficoltà incontrate dai proprietari di cani, non sempre liberi di poter portare il proprio amico a quattro zampe ovunque si voglia. In Italia si legge spesso e ancora di accessi vietati e di diritti non garantiti, di difficoltà di viaggiare in tutta libertà con Fido (sebbene negli ultimi anni siano stati fatti anche dei grandi passi avanti), perché non ben accetto sui mezzi di trasporto. A tal proposito, una storia emblematica giunge dal Regno Unito, dove un tassista rischia di perdere la licenza per aver rifiutato l’ingresso in auto di un cane guida appartenente a un uomo cieco. Protagonista di tale vicenda è Denby, assistente a quattro zampe di Desmond Baldwin. L’uomo – si legge in un articolo pubblicato sul sito animalista pets.greenstyle.it – aveva richiesto telefonicamente un taxi ma, alla vista del quadrupede, l’autista ne ha fermamente rifiutato l’ingresso sulla vettura. Non un gesto di stizza né di rabbia, ma a quanto pare la motivazione sarebbe riconducibile a uno stato allergico. Infatti, il cane all’interno del taxi, condiviso con altri colleghi, potrebbe favorire una reazione allergica alla figlia di uno di questi. Inoltre il tassista incriminato, un certo James Chesney di 53 anni, aveva ricevuto in merito un chiaro divieto da parte del gestore della compagnia dei taxi. Insomma, non semplice la situazione in cui si è venuto a trovare, se avesse deciso diversamente avrebbe rischiato una multa di 1.000 sterline. Motivazione valida per lasciare a piedi un uomo cieco assieme al suo cane, oltretutto adibito alla sua assistenza? Non si sarebbe potuto trovare una soluzione migliore? Sempre secondo quanto riportato dall’articolo prima citato, per la legge della Equality Act, cioè sulle pari opportunità, rifiutare l’accesso in auto dopo una prenotazione implica un’incriminazione. L’autista è stato, infatti, condannato dal tribunale di Manchester a pagare 300 sterline di multa e 800 sterline di spese processuali. Desmond Balwin, assieme al cane, aveva chiamato il taxi per raggiungere un amico non vedente presso il ristorante Pearl. Alla vista del cane, però, è scattato il rifiuto da parte dell’autista che si è difeso, sostenendo che la vettura fosse esente dal trasporto degli animali. Il non vedente e la sua accompagnatrice, Pauline Harrop, sono convinti, invece, che alla base di questo gesto ci siano altre motivazioni. Certo che poi un’altra compagnia di taxi, chiamata in sostituzione della prima, non ha battuto ciglio e ha accettato di trasportare cane e passeggeri.