Non paga l’affitto di una villa e le pignorano il cane. Insorgono gli animalisti
30 aprile 2013
2 min

Non paga l’affitto di una villa e le pignorano il cane. Insorgono gli animalisti

Si può pignorare Fido? A quanto pare non è impossibile e la risposta è sì! Nei giorni scorsi, a Venezia, a una ricca signora americana ottantenne è stato sequestrato l’adorato cagnolino – un chihuahua con ricercatissimo pedigree di nome Skippy – per via di un disguido economico. La donna, infatti, non aveva pagato – si legge in un articolo pubblicato su il messaggero.it – l’affitto di una villa all’estero, che si era “dimenticata” di avere per un canone complessivo di circa duecentomila euro. Così, la giustizia ha deciso di inserire tra i suoi beni pignorabili, anche, l’amico a quattro zampe, con un certo valore di mercato e vincitore di alcuni premi di bellezza canina in concorsi internazionali a Londra e Parigi. Non si tratta, quindi, di un cagnolino qualunque, tanto è vero che la padrona è solita dedicargli ogni anno una strepitosa festa per il suo compleanno. Ovviamente, venuta a conoscenza del provvedimento, l’anziana signora ha subito presentato opposizione e pagato circa duemila euro per evitare di mettere a rischio l’amato animale. La vicenda, però, non è passata inosservata e ha fatto insorgere tutti gli animalisti: adesso è destinata a fare discutere e molto. Ѐ possibile trattare gli animali come fossero oggetti ed essere considerati beni soggettabili a pignoramento? La Convenzione di Strasburgo nel 1967 – si continua ad apprendere dall’articolo – ha definito che “l’uomo ha l’obbligo morale di rispettare tutte le creature viventi, ed in considerazione dei particolari vincoli esistenti tra l’uomo e gli animali da compagnia e considerando l’importanza degli animali da compagnia a causa del contributo che essi forniscono alla qualità della vita e dunque il loro valore per la società”. Ma l’animale è, dal punto di vista giuridico, una “res”, una cosa, e come tale è considerata, appunto, un bene pignorabile, a prescindere dal rapporto affettivo che può essersi creato tra un cane e il suo referente umano. Della possibilità di pignorare gli amici pelosi se ne è parlato, alcuni giorni fa, anche a Ballarò, la nota trasmissione televisiva, nel corso dell’illustrazione delle tematiche di aggiornamento in un convegno per ufficiali giudiziari. Ne è emerso che gli animali ad oggi sono realmente a rischio di pignoramento, ma – come riporta un articolo pubblicato sul sito web mondoinformazione.com – un intervento del genere sul proprio amico animale, per via di una serie di elementi giuridici, può risultare anche illegittimo e quindi impugnabile davanti a un giudice.