Non prendersi cura del proprio cane è reato: condannata famiglia di Trento
12 maggio 2015
2 min

Non prendersi cura del proprio cane è reato: condannata famiglia di Trento

abbandono attualità
Non è reato solo abbandonare il proprio cane in mezzo a una strada, ma anche non prendersene cura, facendolo vivere nell’incuria e senza le risorse necessarie per vivere. Lo dice una sentenza, da cui è derivata la condanna “per abbandono e maltrattamento” – da parte del Tribunale di Trento – di una famiglia querelata dai vicini per l’abbaiare costante, di giorno e di notte, del loro Pastore Tedesco. Stando a quanto riportato in un articolo pubblicato su today.it, la causa dei lamenti continui del quattro zampe sarebbe stata proprio la mancanza di acqua e cibo a disposizione dell’animale. Da qui la condanna: “Ricostruita la vicenda e – si legge su quotidianodiritto.ilsole24ore.com – accertata l’integrazione della fattispecie di disturbo di cui all’articolo 659 del codice penale, il Tribunale trentino si sofferma sulla configurabilità del reato di abbandono di animali, nella specifica previsione del comma 2 dell’articolo 727 del Cp, che sanziona la condotta di chi detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”. In poche parole, da adesso in poi, sono sanzionabili penalmente anche quei padroni che lasciano il cane con poco cibo, lo costringono in ambienti sporchi o non adeguati all’animale.