Nuoro, muore il padrone e il cane va a trovarlo ogni giorno al camposanto
11 maggio 2012
3 min

Nuoro, muore il padrone e il cane va a trovarlo ogni giorno al camposanto

amicizia
Commuove e allo stesso tempo insegna il vero valore dell’amicizia, la storia di un piccolo meticcio color miele, che da due mesi a questa parte si reca al cimitero per vegliare sulla tomba del suo padrone. Accade a Tonara, una località sarda in provincia di Nuoro, dove ormai tutti i cittadini hanno preso a cuore la vicenda di “Senza nome”, così chiamato perché non si conosce quale gli avesse assegnato il suo proprietario. Ѐ l’ennesima prova della grande devozione che sono in grado di provare i cani nei confronti del loro amico umano, e non solo. Spesso il legame che s’instaura tra l’uomo e il proprio compagno a quattro zampe è così forte, da non spezzarsi neanche dopo la morte. Si potrebbe definirlo vero e proprio amore eterno. Già due mesi fa, “Senza nome” ha seguito il corteo funebre dalla chiesa parrocchiale sino al cimitero, dove da allora si reca ogni giorno per un saluto al suo padrone. L’uomo, di sessanta anni, l’ha lasciato orfano dopo essere stato improvvisamente colto da un infarto. Assieme a questo peloso, così come riportato dal quotidiano L’Unione Sarda, sono stati trovati anche altri cani, adesso “adottati” da alcuni compaesani. “Senza nome”, invece, ha deciso di non abbandonare il padrone ormai defunto. Una guardia giurata, che controlla il camposanto, ha notato che la bestiola ha scelto di vivere proprio vicino al luogo in cui è sepolto il vecchio proprietario. Non è tutto. Quando una vicina di casa del pensionato morto, che poi non è altro che la madre del vigilante, si reca quotidianamente al cimitero per portare un fiore e una preghiera ai suoi morti, dall’erba balza il dolce cagnolino color miele, che la segue e assieme a lei entra nel luogo del “riposo eterno”. Così, “Senza nome” raggiunge la tomba del padrone, mentre la donna si dirige verso i suoi parenti defunti. Dopo un po’ il piccolo quattro zampe sbuca fuori e torna nella sua tana, dove i paesani sanno che vive e non gli fanno mai mancare il cibo. La bellissima e toccante storia di questo cagnolino sardo ricorda tanto quella di un altro famoso peloso, ovvero Hachiko, che per circa dieci anni ha aspettato il padrone, ormai deceduto, alla fermata del treno. Questo cane è considerato oggi in Giappone un grande emblema di devozione e lealtà. Gli è stata dedicata una statua e dopo addirittura un film, con protagonista l’attore Richard Gere.