Oliviero, il cane imbustato trovato accanto a un vitello bruciato
7 agosto 2014
2 min

Oliviero, il cane imbustato trovato accanto a un vitello bruciato

attualità maltrattamento
Accanto agli orrendi resti di un vitello è stato trovato – chiuso in una busta, dalla quale sporgeva solo il musetto – un povero cane di colore marrone dallo sguardo atterrito (vedi FOTO). È accaduto, la settimana scorsa, lungo il torrente di Terme Vigliatore, in provincia di Messina. Il quattro zampe praticamente annaspava tra i rifiuti, gettato nell’immondizia come fosse una cosa vecchia di cui liberarsi. “Ho ricevuto una telefonata da un’amica che si impegna per i randagi. Era allarmata, mi chiedeva di intervenire ed aiutarla – racconta all’agenzia di stampa GeaPress la volontaria che ha rinvenuto l’animale – per una situazione orribile della quale era testimone. Accorro nel letto del torrente di Terme Vigliatore (ME). In pochi minuti lo raggiungo e mi trovo davanti ad una scena che in tanti anni di volontariato non mi era mai capitato di vedere”. Oliviero – così si chiama il cane protagonista di questa triste storia – è apparso subito in gravi condizioni: le zampe erano, infatti, legate con del filo elettrico e il corpo appariva ricoperto da centinaia di zecche e larve di mosche, inoltre presentava serie difficoltà a deambulare. Come se non bastasse, si trovava all’interno di un sacco pieno dei suoi stessi escrementi. I suoi occhi verdi spalancati per il terrore. Immediatamente il cane è stato trasportato da un veterinario, dove è stato ripulito e disinfettato. Le prime terapie, poi, sono consistite in cortisone e flebo per idratarlo. Per fortuna, da un nuovo articolo pubblicato geapress.org, si apprende che Oliviero in questi giorni è riuscito a rimettersi sulle zampe, per pochi secondi ma ce l’ha fatta. Inoltre, sembrerebbe – contrariamente a quanto pensato all’inizio – che non corra alcun rischio di paralisi. Le speranze di una guarigione completa, quindi, si sono fatte più concrete. L’appello delle volontarie, che per l’occasione hanno dato vita a un evento Facebook “una catena di mani per Oliviero”, è adesso quello di non scordarsi di lui e di raccogliere più fondi possibili per continuare a dargli una zampa.