Orgia a tre con il cane
15 maggio 2014
2 min

Orgia a tre con il cane

maltrattamento
È una storia agghiacciante quella proveniente da un grosso centro della provincia di Parma, dove una donna di 49 anni e il figliastro di 33 anni si sarebbero resi protagonisti di una vera e propria orgia, coinvolgendo un povero meticcio di pastore tedesco preso alcuni fa in un canile della provincia emiliana. L’ennesimo raccapricciante caso di sesso con animali, fenomeno più diffuso di quanto si possa immaginare. La sua segnalazione è giunta, qualche giorno fa, al servizio mail dedicato ai reati dell’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) e successivamente confermata via telefono da una vicina di casa. La strana coppia sarebbe nota da tempo per il rapporto non proprio filiale, ma la cosa che ha più turbato la vicina che si è rivolta ad Aidaa – si apprende dal blog ufficiale dell’associazione – è che, con il sopraggiungere dell’estate, i rapporti sessuali con il cane avrebbero luogo nel giardino di casa che, seppur circondato da una siepe, sarebbe visibile dai piani rialzati delle villette vicine. E il tutto non avverrebbe una volta ogni tanto: il rapporto sembrerebbe essere continuativo e ripetitivo e non occasionale (pare anche tre volte la settimana) e per giunta il cane sarebbe stato istruito ad avere un rapporto di natura anale con il figliastro. E tutto con il tacito consenso del padre-marito. Dopo la segnalazione, l’intervento di Aidaa: “Abbiamo contattato la famiglia in questione – dichiara Lorenzo Croce presidente nazionale dell’associazione animalista – alla quale abbiamo spiegato che non ci interessano i rapporti interfamiliari, ma che il cane deve essere lasciato fuori dalle loro storie di sesso”. Per adesso la situazione rimane sotto controllo, anche perché, oltre alla parola di tre vicini che però non vogliono esporsi direttamente, “il fatto in sé – aggiunge Croce – non rappresenta reato penale”. Nel caso si dovesse continuare con la zoorastia (sesso con gli animali), allora l’associazione sarà pronta a intervenire, chiedendo l’immediato sequestro del cane.