Prima litigano, poi  cavaliere bergamasco dà fuoco al cane della fidanzata
11 agosto 2014
2 min

Prima litigano, poi cavaliere bergamasco dà fuoco al cane della fidanzata

attualità maltrattamento
Prima è stata colpita con un forcone, poi infilata in un sacco e infine data alle fiamme. Questa la terribile fine di Gina, la Jack Russell di dieci anni dell’amazzone Claudia Morandi. Ciò per mano del fidanzato Giovanni Oberti, cavaliere bergamasco di 33 anni. Teatro dell’accaduto – si legge in un articolo pubblicato sul sito dell’Ansa – sarebbe stato un concorso ippico internazionale di San Giovanni in Marignano, in provincia di Rimini. Secondo la ricostruzione della ragazza, nella notte fra giovedì e venerdì il fidanzato – dopo un accesso diverbio – avrebbe minacciato di ucciderle la sua amata Gina. Poi l’uomo non si sarebbe fatto vedere per molte ore, mentre poco dopo Claudia si sarebbe risvegliata senza trovare più la cagnolina al suo fianco. Avviate le ricerche, l’animale sarebbe così stato ritrovato in fin di vita, in condizioni davvero disperate. Per Gina purtroppo non c’è stato nulla da fare. Presto le foto della cagnolina seviziata hanno fatto il giro del web, suscitando l’indignazione e l’ira di molti. Nel frattempo, i sospetti – poi diventati un’accusa precisa da parte di Claudia Morandi – si sono subito indirizzati verso il ragazzo dell’amazzone. L’avvocato della giovane, Caterina Brambilla, spiega che nella denuncia presentata dalla sua assistita si fa riferimento a “episodi precisi riguardanti l’uso di sostanze stupefacenti” da parte di Oberti, cui la ragazza stessa avrebbe assistito. ”Stiamo anche indagando – aggiunge – sull’ipotesi che l’uomo non abbia agito da solo”. A intervenire con una nota riguarda questa vicenda anche la Federazione Italiana Spor Equestri (Fise), che minaccia l’appiedamento del cavaliere come misura cautelare per arrivare alla radiazione definitiva dall’elenco dei tesserati della Federazione. Un gruppo di Faceboook, aperto per l’occasione (“Gina è anche il mio cane – Vogliamo giustizia”), chiede anche l’entrata in causa della Fei (Federation Equestre International), ma l’organismo internazionale, prima di intervenire, sta chiedendo altri particolari sull’accaduto.