Salva il padrone in overdose: angeli a quattro zampe che si chiamano cani
11 novembre 2013
3 min

Salva il padrone in overdose: angeli a quattro zampe che si chiamano cani

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Tante volte la cronaca ha riportato storie di cani eroi, che hanno salvato vite umane o che, comunque, quotidianamente danno una “zampa” al loro amico bipede. Per ultima, quella di un ventenne di Casalecchio, in provincia di Bologna, salvato l’altra notte dal suo cane da una grave crisi da overdose, causata da una fornitura di droga tagliata male. Il quattro zampe, grazie al suo incessante latrato, ha allertato i residenti che immediatamente hanno chiamato l’ambulanza, così il ragazzo si è potuto salvare appena in tempo. Secondo quanto riportato da un articolo pubblicato sul sito web ilrestodelcarlino.it, A.P. – queste le iniziali del giovane – poco dopo l’una e mezza stava andando verso la propria abitazione quando, dopo aver sniffato una striscia di eroina tagliata male e venduta dal suo spacciatore come cocaina, poche decine di minuti dopo l’assunzione ha iniziato a stramazzare al suolo privo di conoscenza. Ѐ stato in quel momento che il cane ha iniziato ad abbaiare sempre più insistentemente, fino a quando dal palazzo di fronte un paio di residenti sono usciti in pigiama in strada e si sono resi conto della situazione. “Ha svegliato tutto il palazzo e il vicino che ha poi chiamato l’ambulanza – racconta una signora, sempre da quanto si legge nell’articolo – ha detto che il cane leccava anche il viso al ragazzo. Fatto sta che stamattina (ndr. 10 novembre) mi hanno proprio raccontato questa cosa. C’è da dispiacersi per un giovane che si riduce così e bisogna proprio dire che deve la sua vita al cane”. Tempestivo l’intervento dei soccorsi: quando i sanitari del 118 sono arrivati sul posto, hanno praticato un intervento di rianimazione con supporto alla respirazione e massaggio cardiaco, per poi effettuare un’iniezione di Naxolone, un farmaco noto per la capacità di agire come antidoto perfetto contro l’overdose da eroina. Intanto, l’eroe a quattro zampe osservava tutte le operazioni a distanza, accucciato dall’altra parte della strada. Una posizione tenuta silenziosamente fino a quando il suo padrone ha mostrato segni di ripresa ed è stato caricato sull’ambulanza. Ora il giovane è ricoverato all’ospedale Maggiore di Bologna, non è in pericolo di vita, anche se i sanitari si riservano di valutare i danni subiti dal suo organismo a seguito dell’overdose. Non si sa, quindi, quando di preciso ritornerà a casa. Una cosa è certa: se è ancora vivo, lo deve al suo grande amico a quattro zampe.