Si butta da una scogliera e muore. Addio Alex, cane-eroe de L’Aquila
4 dicembre 2012
2 min

Si butta da una scogliera e muore. Addio Alex, cane-eroe de L’Aquila

cane eroe

Ancora non si riesce a dare una spiegazione a quanto accaduto, ma una cosa è certa: il nostro Paese ha perso un prezioso amico a quattro zampe, «un cane di grandissima affidabilità e professionalità», che parecchie volte era stato in missione per aiutare gli altri, conseguendo sempre ottimi risultati. Alex, questo il suo nome, era un Golden Retriever di sei anni, che faceva parte di una squadra formata da dodici animali operativi, appartenente all’unità cinofila dei pompieri di Busalla, in Liguria. La scorsa domenica, durante una gita con il suo padrone (il vigile del fuoco Massimo Angeloni), ha deciso di buttarsi – senza un apparente motivo – dalla scogliera di Camogli, alta ben 15 metri. Nonostante il grande mistero che avvolge questo gesto inconsulto, il responsabile dei vigili del fuoco, Fulvio Pittaluga, ha cercato in qualche modo di spiegare il motivo che ha spinto l’esemplare di Golden Retriever a lanciarsi sulle rocce: «Forse uno stimolo di quelli che sentiva nelle ricerche, non possiamo dirlo». Dicono ancora i colleghi, come si legge in un articolo di Tgcom24: «Il cane avrà sentito qualcosa». Sta di fatto che Alex adesso non c’è più e tutti sembrano concordi nell’affermare che si tratti di «una gravissima perdita». Massimo Angeloni, presente al momento della tragedia, ricorda di aver visto Alex buttarsi all’improvviso in mare e di averlo visto nuotare tra le onde. Inizialmente, l’uomo ha pensato: «Anche questa volta è andata bene», ritornando indietro con la mente a tutte le altre volte in cui il suo amato cane si era trovato in altrettante situazioni di pericolo. Invece, quando ha poi raggiunto il livello del mare, si è reso conto che l’animale galleggiava ormai senza vita. «Alex aveva cominciato da cucciolo i corsi di formazione – spiega Pittaluga – e a due anni ha superato gli esami per diventare operativo. Quindi era con noi da 4 anni». Il quattro zampe aveva partecipato a decine di ricerche di fungaioli e persone disperse nei boschi, oltre ad aver annusato le macerie del terremoto de L’Aquila nel 2009: «Trovammo tre persone grazie lui, purtroppo decedute», ricorda ancora Pittaluga, visibilmente scosso dalla tragedia che ha colpito il suo eccezionale pompiere con la coda. Una morte che ha lasciato senza parole e che a primo impatto fa pensare a un vero e proprio suicidio. L’interrogativo che adesso più preme è: può un cane togliersi volontariamente la vita? Perché mai Alex l’avrebbe fatto?