Sindrome del cane basso: anche Fido come l’uomo è meno docile se più piccolo
2 gennaio 2014
2 min

Sindrome del cane basso: anche Fido come l’uomo è meno docile se più piccolo

Più il nostro amico a quattro zampe è basso, più diventa alta la probabilità che sia vivace e, in certi casi, aggressivo. Secondo uno studio condotto dall’Università di Sydney si tratta della “sindrome del cane basso”. In poche parole, anche i nostri amici a quattro zampe – proprio come l’uomo – sono meno docili se più piccoli. Una scoperta che forse non sorprende poi così tanto, visto che spesso capita di vedere cagnoloni, appartenenti alle cosiddette taglie grandi, meglio gestibili di certi cagnetti di piccola taglia, irrefrenabili e irruenti. Gli studiosi australiani hanno teorizzato – così come si legge in un articolo pubblicato sul sito web greenme.it – che alcune caratteristiche fisiche nei cani sono costantemente associate a certi tipi di comportamento. Ed è così che “comportamenti indesiderati come l’aggressione verso il proprietario o il montare oggetti si verificano più spesso tra i cani di piccola taglia. Ciò suggerisce – spiega Paul McGreevy, autore dello studio – che in essi questi comportamenti sono tollerati più di quanto lo sarebbero nei cani più grandi, dove sono sgraditi”. Ma non è tutto. “Allo stesso modo, tali comportamenti nei cani piccoli possono essere il risultato del loro essere troppo nutriti e protetti”. Che vuol dire, in poca sostanza, essere viziati. Si è scoperto, anche, che con la diminuzione nel tempo dell’altezza media di una razza, aumenta la ricerca di attenzioni e cibo dei più bassi amici a quattro zampe. Per giungere a tali conclusioni, i ricercatori australiani hanno utilizzato i rapporti dei proprietari sul comportamento di oltre 8.000 cani provenienti da tutto il mondo e di 80 razze diverse. Nel dettaglio, sono state 960 le strutture fisiche considerate, mettendo in relazione altezza, peso corporeo, proporzioni del cranio e il comportamento. “Questi risultati interesseranno proprietari di cani, allevatori, veterinari e biologi evolutivi. Essi ci ricordano che i cani domestici sono un modello estremamente utile per esplorare le forze biologiche che regolano animali diversi e i loro comportamenti”, aggiunge il professore McGreevy, secondo cui l’interazione tra natura e cultura nel produrre le relazioni descritte nello studio solleva una serie di domande a cui bisognerà dare una risposta. Ma bassi o alti che siano, una cosa è certa: tutti i quattro zampe, indifferentemente della loro altezza e delle loro caratteristiche fisiche, vanno rispettati e amati.