Sleddog: maltratta i cani durante la gara, le federazioni: «Via da questo sport!»
9 marzo 2012
2 min

Sleddog: maltratta i cani durante la gara, le federazioni: «Via da questo sport!»

maltrattamento
Un concorrente italiano di Sleddog, il ligure Claudio De Ferrari, è finito al centro di aspre polemiche dopo aver maltrattato i suoi cani, durante il campionato europeo disputato lo scorso fine settimana in Svizzera, precisamente a Gryon. A scatenare l’indignazione di animalisti e non solo, è stato un video amatoriale messo in circolazione sul web. Il musher, così in questo sport si chiama chi guida la slitta con i cani, rischia ora la sospensione a vita. Nel filmato si vedono gli husky di De Ferrari, originario di Ferrada di Moconesi nell’entroterra di Chiavari, completamente sfiniti e stremati, mentre giacciono sulla neve senza alcuna intenzione di riprendere a correre verso il traguardo. L’uomo, a questo punto, si arrabbia e s’innervosisce così tanto da scuotere e strattonare con forza i poveri animali, nonostante i loro guaiti e la chiara voglia di non continuare a trainarlo verso la vittoria. Urla pure contro di loro, sostenendo che lo facciano apposta a non collaborare e, mostrando tra le altre cose una vera mancanza di autocontrollo. Alla fine il professionista si è piazzato al secondo posto, ma il suo inaccettabile comportamento è bastato per far andare su tutte le furie le federazioni sportive e le associazioni animaliste. Oggi lo Sleddog è considerato a tutti gli effetti uno sport, sostenuto perfino da una federazione internazionale. Questa pratica non contempla minimamente il maltrattamento dei cani che trainano le slitte. Anzi, il rispetto per questi animali è così importante da definirli nel regolamento “partner”, mettendoli sullo stesso piano degli uomini che li guidano. Ragione per cui, assieme al normale senso di rispetto che generalmente si dovrebbe avere per tutti gli esseri viventi, la Federazione internazionale di Sleddog (Fistc) ha deciso di sospendere De Ferrari. La federazione austriaca e svizzera hanno già deciso di non iscriverlo più ad alcuna manifestazione, mentre sul sito di quella italiana si legge, come riportato da Il Secolo XIX: «Abbiamo preso visione del filmato realizzato ai campionati europei di Gryon, dove viene evidenziato un comportamento inqualificabile da parte di un concorrente italiano…il medesimo viene immediatamente sospeso da tutte le manifestazioni organizzate dai club federali». La federazione italiana ha, inoltre, inviato alla Fistc la richiesta «di una urgente apertura di una commissione d’inchiesta con la presenza di terzi esterni alla federazione stessa che valuti e giudichi quanto successo». Intanto il presidente della federazione internazionale, Arno Steichler, sembra aver considerato pure la possibilità della sospensione definitiva.