Terremoto Emilia Romagna, nelle tendopoli arrivano cucce e box per i quattro zampe
6 giugno 2012
2 min

Terremoto Emilia Romagna, nelle tendopoli arrivano cucce e box per i quattro zampe

Sono tanti i quattro zampe rimasti senza casa e padrone, dopo il forte terremoto che nei giorni scorsi ha colpito la popolazione dell’Emilia Romagna. Volontari e animalisti continuano a darsi da fare per prestare le cure necessarie agli animali rimasti feriti durante i crolli, mentre il servizio veterinario della Usl di Modena si sta occupando della creazione all’interno delle tendopoli di spazi specifici per i pelosi sfollati, così che possano rimanere vicini ai propri proprietari. Si tratta di una sessantina di cucce e box. Secondo quanto riportata da La Stampa, alcuni ricoveri sono già stati allestiti al campo Molise di Medolla. Sono, invece, ancora in fase di realizzazione le strutture per le altre tendopoli. Qui, per ora, cani e gatti sono tenuti al guinzaglio, così che non possano disturbare le altre persone presenti nei campi di accoglienza. Ѐ una vera e propria emergenza quella che si è andata a creare in questi giorni, dopo che i posti resi disponibili presso la Protezione Animali e in altri canili sono terminati. Il problema deriva dal fatto che non tutti i cani sono ammessi nei campi di accoglienza: «Per ovvie ragioni – spiegano dall’Apar, l’associazione che gestisce il canile di Gallarate – solo quelli di piccola taglia possono stare nelle tendopoli con i rispettivi padroni», mentre Gabriele Tossani, responsabile territoriale dei soccorsi, fa sapere: «In queste ore stiamo censendo il numero degli animali da compagnia ospitati nelle tendopoli; in presenza della mappa dei soccorsi, in costante aggiornamento, assicuriamo il nostro pieno supporto non solo con la distribuzione già iniziata di cibo e di altri generi di prima necessità, ma – continua Tossani – anche con l’ausilio di esperti comportamentalisti i quali avranno il compito di ottimizzare la convivenza tra uomini e animali». Per adesso l’Enpa conta circa 180 quattro zampe sfollati, tra canili e campi allestiti privatamente. Grazie al mezzo mobile per le emergenze dell’Ente, chiamato Isotta, l’unità di crisi di San Felice sul Panaro ha ricevuto in questi giorni circa 1,6 tonnellate di pet food, già distribuito con successo nei campi di accoglienza. Sono arrivate pure 108 cucce, utilizzate per offrire un rifugio mobile a quegli animali che non stati fatti entrare nelle tendopoli o che non hanno trovato un altro posto dove stare. Inoltre, presso il canile comunale di Mirandola è stata costruita una struttura adibita a ospitare gatti: ne sono già presenti dieci, in attesa che ne arrivino degli altri.