Torino, cagnolino incontra padroncina malata di cuore in ospedale
1 marzo 2013
2 min

Torino, cagnolino incontra padroncina malata di cuore in ospedale

amore

Un piccolo – ma forse non così tanto, per una bambina gravemente malata di cuore e costretta a permanere da mesi in ospedale – sogno che diventa realtà. Oggi, Emma – soli tre anni e mezzo – ha riabbracciato dopo tanto tempo il suo adorabile Black, cane spinone bianco di 24 kg che, prima che la bimba fosse ricoverata per un difetto cardiaco nel reparto di Cardiochirurgia pediatrica al Regina Margherita di Torino, era stato il suo inseparabile e fedelissimo amico a quattro zampe. Qualche giorno fa, ha confessato con le parole dei bimbi di aver nostalgia del suo caro peloso. «La verità – racconta Maria, la madre di Emma, in un articolo pubblicato su lastampa.it – è che pensavo impossibile realizzare il sogno di mia figlia. Quando mi ha chiesto di riabbracciare Black, ben sapendo che non avrebbe potuto uscire dall’ospedale, l’ho buttata lì alla caposala, pensavo mi avrebbe risposto che era un desiderio irrealizzabile, invece, dopo un attimo di silenzio, mi ha sorriso: “Perché no?”. E in pochi giorni mi hanno dato il permesso». Un grande gesto di sensibilità e umanità, in un Paese in cui si fatica ad aprire le porte degli ospedali – con tutte le precauzioni del caso, sia chiaro! – ai nostri amici a quattro zampe. Emma è ricoverata dal dicembre 2011, a causa di una malformazione incurabile al cuore che la costringe a stare attaccata a un’apparecchiatura azzurra grande quanto un condizionatore, una sorta di cuore artificiale chiamato “Berlin heart”: «Le permanenze più lunghe con questo ausilio – spiega il responsabile del reparto di Cardiochirurgia pediatrica, Carlo Pace Napoleone – è di 420 giorni. Emma dipende da questa macchina ormai da 360, ma purtroppo, finora, non c’è stata nessuna donazione di organi che rendesse possibile il trapianto». Dopo tante e lunghe giornate in un luogo triste come l’ospedale, in cui la bambina non ha avuto altra possibilità di muoversi – per via della malattia – che per pochi passi, lentamente, oggi finalmente un “regalo” speciale ha rallegrato il suo cuore e le ha ridonato il sorriso: rivedere il suo amato amico a quattro zampe. L’arrivo è Black è stato fissato per le 13. Emma – fino all’ultimo ignara di tutto – l’ha aspettato seduta sul pavimento, perché lui potesse correrle incontro e lei potesse accarezzarlo come faceva a casa. I due hanno giocato insieme, per la prima volta dopo mesi, nella camera d’ospedale.