Tre Golden Retriever al servizio di pazienti con problemi reumatologici: accade a Firenze
27 giugno 2014
2 min

Tre Golden Retriever al servizio di pazienti con problemi reumatologici: accade a Firenze

aiuto cani pet therapy
Il nostro amico a quattro zampe ancora una volta al fianco dell’uomo. È abbastanza noto ormai come i cani siano in grado di apportare molti benefici nella nostra vita, sia a livello prettamente fisico e pratico sia a livello morale. A convalidare questa tesi, la notizia di uno studio pilota avviato nel reparto day hospital di Reumatologia dell’azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze, dove tre esemplari di Golden Retriever – Baloo, Maso e Dax – da gennaio scorso a oggi vengono impiegati nella pet therapy, per aiutare nelle cure i pazienti affetti da connettivite e artrite. Lo studio – sostenuto dalla Fondazione Careggi e coordinato dalla dottoressa Ginevra Fiori con la supervisione del professor Marco Matucci Cerinic, direttore Sod reumatologia dell’Aou – vede coinvolti, più precisamente, una ventina di pazienti e si basa sull’impegno di  un gruppo multidisciplinare composto da medici, psicologi, infermieri, fisioterapisti, veterinari e dai conduttori dei cani. In poche parole, compito di questi tre quattro zampe è riuscire ad abbattere le barriere emotive dei pazienti afflitti da tali patologie, per poi incoraggiarli ad affrontare nuove terapie e nuovi percorsi di vita. Quindi, il loro supporto sembra giocarsi soprattutto a livello emotivo. Tramite dei test specifici vengono analizzati vari aspetti della vita che trarrebbero giovamento da questa particolare interazione instaurata tra pet e uomo, come la riduzione dell’ansia, l’integrazione sociale e la qualità del vivere in generale. In un secondo momento, si va a valutare la mobilità degli arti superiori. In questa maniera, da un lato, si cerca di perfezionare sempre più l’aiuto fornito da questi amici a quattro zampe, dall’altra parte, si cerca di sviluppare una ricerca che confermi e misuri i dati evidenziati nel corso del progetto, per poterne misurare l’efficacia, la ripetibilità e, quindi, l’utilità in campo medico. D’altronde, è la prima volta che la pet therapy viene impiegata nel settore della reumatologia.