Usa, diagnosticare il cancro alle ovaie attraverso l’olfatto dei cani
13 agosto 2013
2 min

Usa, diagnosticare il cancro alle ovaie attraverso l’olfatto dei cani

aiuto cani
Un gruppo di ricercatori dell’Università della Pennsylvania stanno cercando di sviluppare uno strumento per diagnosticare il cancro alle ovaie – forma tumorale che miete sempre più vittime tra le donne – sfruttando il celebre e formidabile fiuto dei nostri amici a quattro zampe. Già in altri nostri articoli si era parlato della capacità di questi animali di scovare i tumori nelle persone che ne sono affetti, grazie proprio al loro formidabile olfatto. Per ultimo, ad esempio, si era fatto riferimento a un nuovo e rivoluzionario studio italiano – patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa e condotto da Gianluigi Taverna dell’Istituto clinico Humanitas di Milano con la collaborazione del Tenente Colonnello Lorenzo Tidu del Centro militare veterinario dell’Esercito – il cui obiettivo era trasformare alcuni cani selezionati in sentinelle che aiutano i medici nella diagnosi dei tumori alla prostata. Adesso il canale televisivo americano Abc parla della possibilità di mettere a punto un dispositivo di diagnosi precoce del cancro alle ovaie, che unisce le capacità olfattive dei cani ad analisi chimiche e alle nuove tecnologie. In particolare – riferisce sempre Abc – nei prossimi due anni i ricercatori sperano di isolare un’essenza specifica, così da poter progettare strumenti di diagnosi precoci più economici e meno invasivi rispetto a quelli utilizzati finora. Questo sarà possibile perché le cellule tumorali – anche in stadi iniziali della malattia – rilasciano un marcatore rilevabile, proprio come gli asparagi influenzano l’odore delle urine: “E ora – precisano gli scienziati alla rete televisiva americana Abc, come si legge nel sito corrieredelgiorno.com – useremo il loro acuto senso dell’olfatto per individuare il primo ‘odore’ del cancro ovarico, un killer silenzioso che viene spesso diagnosticato troppo tardi”. Più precisamente, la ricerca è condotta dal dipartimento di Fisica e di Oncologia ginecologica dell’Università della Pennsylvania, in collaborazione con il Monell Chemical Senses Center, un istituto non profit che studia il gusto e l’olfatto, e il Pet Working Dog Center, una struttura per l’addestramento dei cani. “Entro due anni – dichiara Cynthia M. Otto, direttrice del Penn Vet Working Dog Center – avremmo dei cani addestrati a identificare un odore specifico del cancro ovarico, una prima tappa per gli scienziati per progettare un esame del sangue poco costoso e meno invasivo per prevenire la presenza del tumore in una fase precoce”. Come già accennato, finora i pelosi sono risultati utili anche per individuare tumori al seno, alla prostata e al colon.