Un cane di grande mole sempre stimola l’immaginazione delle persone e nella maggioranza di esse infonde un sentimento di sicurezza e rende partecipi della sua forza. E così è il cane da pastore dell’Asia Centrale: grande e maestoso. L'”Asia” non si alza, ma entra in movimento sfruttando la forza del nemico; E’ non corre, ma sfreccia; non morde, ma sopprime. E’ un cane da leggenda. Dietro di se ha oltre quaranta secoli di storia documentati con reperti archeologici: provate ad immaginarvi tutto questo arco di tempo! Ci sono pochi cani che si sono meritati l’appellativo di “cacciatore di lupi”, e l’Asia é uno dei prescelti. La maggior parte delle popolazioni delle regioni dell’Asia Centrale svolgeva la vita nomade e la loro esistenza dipendeva dal cane. Ogni nuovo spostamento portava con se cani specializzati in qualcosa in più che avevano imparato nel luogo precedente, corticalizzando nuove funzioni. I soggetti si mescolavano acquisendo nuove caratteristiche; alla selezione naturale sopravvivevano solo i migliori. “Il senso della proprietà”, concetto ben differente dalla territorialità, nei cani nomadi obbligatoriamente si rivolgeva al patrimonio del proprietario, cioè al suo bestiame e alle sue masserizie; così, da guardiano, l’antico molosso si trasformava in Sredneaziatskaya Ovcharka. E’ bene puntualizzare che questi popoli nomadi portavano al loro seguito, nelle cicliche migrazioni, questi molossi in via di creazione.
I maschi di questa razza raggiungono un’altezza che si aggira intorno ai 65 centimetri mentre le femmine circa 60 cm. La sua struttura ossea è forte, robusta, massiccia e molto sviluppata; la muscolatura è ben evidente e scolpita in tutto il corpo. Gli arti sono forti, energici, paralleli, rettilinei e di buona lunghezza; gli arti posteriori sono perfettamente in appiombo. I piedi sono di forma ovoidale, robusti ed energici. Le spalle sono molto robuste, forti e inclinate. Il movimento è armonioso, snodato e molto veloce.
La testa è robusta con un cranio ampio, fronte piana e stop non troppo evidenziato; il tartufo è sempre nero, energico e con narici ben aperte.
Il muso è piccolo e corto ma molto massiccio; le labbra sono spesse con quello superiore leggermente pendente.
La dentatura è perfetta, forte, molto sviluppata, bianca e a forbice.
Gli occhi sono tondi, piccoli, sempre scuri e distanti tra loro.
Le orecchie sono penzolanti, piccole, posizionate basse rispetto alla linea degl’occhi e mozzate da piccolo.
Il collo è robusto, ottima muscolatura, ampio e ben equilibrato rispetto al resto del corpo; non è molto lungo.
La coda è allunata, buon proseguimento della linea dorsale, posizionata alta, pendente e molte volte viene mozzata.
Il pelo è lisciato, denso, sano e dotato di sottopelo molto compatto, profondo e soffice.
Il marrone è l’unico colore del mantello che non è tollerato; i restanti colori sono tutti consentiti.