Il Dobermann appartiene a una razza molto discussa e di recente creazione, dato che fu selezionata in Germania per la prima volta nel 1870. L’intento era quello di dar vita ad un cane che mettesse in risalto le caratteristiche di coraggio, tempra e amore viscerale verso il padrone.
Tra gli antenati del Dobermann vi sono senza dubbio il Pincher e lo Schnauzer, ma anche il Levriero, l’Alano blu e il Bracco di Weimar.
Le tipiche caratteristiche fisiche di questa razza sono il pelo corto di colore nero o marrone focato, la linea slanciata e asciutta, la testa affusolata.
Nell’immaginario collettivo il Dobermann ha la coda mozzata, così come le orecchie, in modo da farle rimanere appuntite e tese.
In realtà queste mutilazioni sono da tempo in disuso, anche perché dichiarate illegali.
Il prezzo di un cucciolo di Dobermann parte da 1000€.
Il Dobermann appartiene al gruppo FCI 2 dei "Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi e Cani da montagna, Bovari Svizzeri" come anche il Dogo Argentino, Mastino Napoletano, Mastiff e il Rottweiler.
Negli scorsi decenni il Dobermann è stato considerato un cane da guardia tra i più aggressivi e la sua fama era macchiata da dicerie e vere e proprie leggende metropolitane. In effetti, ancora oggi, c’è chi pensa sia fondato il pregiudizio secondo cui nei Dobermann scatterebbe improvvisamente la pazzia a causa dell’eccessiva crescita del cervello rispetto alla forma del cranio. Ovviamente nulla di questo corrisponde a verità.
Come tante altre razze, anche il Dobermann è stato vittima di anni di maldicenze ma, sicuramente per merito di allevatori seri e competenti, è riuscito a farsi apprezzare nel tempo nonostante le dicerie lo descrivessero come cane pericoloso e inadatto a proprietari senza polso.
In realtà il carattere del Dobermann è socievole e pacifico, ed è un cane che sa dimostrarsi sempre affettuoso, curioso, estremamente intelligente e attento al proprio padrone. Di sicuro è un cane impegnativo da controllare, come lo sono tutti i cani di grossa taglia, ma non a causa di un’indole spiccatamente aggressiva.
Il buon carattere e le virtù del Dobermann sono così apprezzate che, per difenderlo, in Italia è stata creata persino un’associazione di appassionati cinofili che si occupa di cura e reinserimento degli esemplari di questa razza maltrattati o abbandonati.
Il dobermann, al pari degli altri animali, richiede una dieta specifica ed equilibrata la quale tenga conto dell'età, del peso e delle abitudini del cane che potrebbe condurre una vita più o meno sedentaria e di conseguenza avere diverse esigenze caloriche.
Parlando di dieta va innanzitutto ricordato come l'alimento indispensabile, oltre che preferito, da questo possente cane da guardia è la carne, le cui proteine sono indispensabili per il suo organismo.
Una volta terminato lo svezzamento è quindi necessario garantire al cane un'adeguata quantità di carne in occasione dei pasti giornalieri, che tendenzialmente sono due, ricordando come anche il grasso abbia la sua importanza e pertanto la fettina magra potrebbe essere più adatta al padrone che al dobermann.
Come accompagnamento alla carne si può pensare a pasta o a riso da servire stracotti, per aumentarne la digeribilità, e verdure, in modo da fornire al cane i carboidrati e le vitamine indispensabili per la sua salute.
Se si preferisce si può ricorrere ad alimenti per cani, cibi studiati appositamente per il dobermann che non richiedono particolari preparazioni, mentre non si dovrebbe in alcun caso cedere a tentazioni dannose per l'animale.
Il dobermann sa essere molto dolce e convincente quando desidera qualcosa ed il desiderio d'assaggiare quello che mangia il suo padrone potrebbe indurre l'amico a due zampe a concedergli cioccolata o fritti che si rivelano estremamente infausti per la salute del cane, come d'altra parte tutti gli assaggi al di fuori dai pasti prestabiliti.
Il rispetto della dieta e della regolarità nella somministrazione dei pasti sono, infatti, aspetti essenziali per la crescita ed il benessere del dobermann che necessita di cibo di qualità e d'affetto per essere sereno accanto al suo conduttore al quale dona infinita fedeltà.