Displasia del gomito nei cani
3 marzo 2016
3 min

Displasia del gomito nei cani

malattie

La displasia del gomito è una malattia dello sviluppo. Si tratta di un disturbo osseo, che inizia con l’artrite e si evolve in osteoartrite. Il processo di questa malattia può essere di tipo unilaterale e bilaterale. La displasia del gomito abitualmente si verifica nei cani di razze grandi e giganti (Pastore Tedesco, Labrador, San Bernardo, Rottweiler, Mastino Napolitano, etc.) e colpisce maggiormente i maschi rispetto alle femmine. L’origine di questa patologia è legata alla genetica e, infatti, viene trasmessa alla prole. Nonostante ciò, diversi fattori possono esserne la causa: fattori ambientali, alimentari, il peso corporeo, la robustezza dei legamenti, l’esercizio fisico, traumi.

In relazione al gomito, tre diverse alterazioni osteoartrosiche possono insorgere: 1) non unione del processo anconeo, 2) osteocondrite dissecante, 3) la frammentazione del processo coronoideo.

Complessivamente nei tre casi, i primi sintomi compaiono durante la crescita (4-5 mesi di età): il cane, infatti, mostra intolleranza all’esercizio fisico, si lamenta nell’iniziare un movimento o a seguito di un’attività prolungata. In casi in cui l’artrosi si presenta a un livello discreto, il cane può mantenere una normale attività per tutta la vita senza esserne affetto. La diagnosi viene eseguita in clinica, a seguito della valutazione dei sintomi. Il veterinario poi può prescrivere i raggi X. L’unica delle tre patologie che presenta sintomi visibili ai raggi all’età tra i 4 e 7 mesi è la non unione del processo anconeo. È importante eseguire il prima possibile la diagnosi, in modo da iniziare subito il trattamento ed evitare lo sviluppo di osteoartrite, che causa da un lato dolore e dall’altro limita la capacità funzionale dell’arto per il resto della vita del cane, con conseguenti disturbi.
89d2c322f9b746515cc782d4a50ba1bf

Trattamento

Solitamente si consiglia il trattamento chirurgico, ma dipende dal grado di gravità della malattia e da quanto tempo il cane ne è affetto. Occorrerebbe prima provare con trattamenti naturali, anche se conoscendo il dolore che provoca, molti consigliano di somministrare un analgesico. Un’alternativa è quella di applicare un supporto o un tutore specificatamente studiato per il gomito come, ad esempio, quelli prodotti da Ortocanis. In molti casi, l’impiego di questi tutori hanno avuto effetti benefici sugli animali.

Prognosi

L’evoluzione è variabile e dipende dal tipo e dal grado di lesione. Il trattamento chirurgico se effettuato prima dell’insorgere dell’osteoartrosi, riscontra buoni risultati. Nel caso di alterazioni degenerative già esistenti, la riabilitazione dipende dal livello di gravità del problema. L’evoluzione è molto variabile a seconda del tipo e l’entità del danno, ma è generalmente sfavorevole senza chirurgia. Il trattamento chirurgico, se fatto prima dell’inizio dell’osteoartrite, ha una buna prognosi. In casi che mostrano già alterazioni degenerative nonostante la chirurgia, può essere che il dolore sparisca ma la limitazione nel movimento dell’articolazione permanga.

Prevenzione 

I cani di razza con predisposizione a questa malattia e cani di taglia grande e gigante dovrebbero seguire una dieta che limiti le proteine e l’abuso di calcio e vitamine. Durante la fase di crescita, l’esercizio fisico dovrebbe essere limitato: evitare che il cane salti, così da limitare il rischio di piccoli infortuni e traumi che possono predisporre la causa della malattia o aggravare le lesioni. Controllo genetico: è stato dimostrato che l’ereditarietà influenza l’insorgenza della displasia del gomito, di conseguenza si raccomanda di limitare la riproduzione tra cani affetti dalla patologia, indipendentemente dal grado di gravità.