Displasia dell'anca
19 novembre 2013
2 min

Displasia dell'anca

cura malattie
Si tratta di una malattia genetica che determina una deformazione dell’articolazione dell’anca. Questa è formata dalla testa dell’osso del femore e dalla cavità acetabolare che fa parte del bacino.

Quali sono i sintomi?

Saltellamento da coniglio, difficoltà ad alzarsi da posizione sdraiata, diminuzione dell’ampiezza dei movimenti, atrofia dei muscoli della coscia per diminuito utilizzo dell’arto colpito; ma attenzione: il cane può anche presentarsi del tutto asintomatico, come del resto i sintomi elencati possono non comparire tutti nello stesso cane.

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Come si può diagnosticare con precisione la presenza di questa malattia? 

Solo una radiografia in anestesia generale potrà mettere in evidenza la patologia. L’anestesia è assolutamente necessaria per consentire un corretto posizionamento dell’animale e, quindi, un’esecuzione perfetta della radiografia. Ѐ importante, inoltre, ricordare che la gravità dei segni radiografici non è necessariamente correlata alla gravità dei sintomi della malattia: in altre parole, un cane con una grave displasia evidenziata alla lastra potrebbe non presentare gravi sintomi.

La displasia viene classificata di diverso grado secondo  alcuni parametri: sviluppo e forma della rima articolare, dimensioni e forma della testa del femore, presenza di artrosi lieve o grave, misurazione dei gradi secondo Norberg-Olsson. 

Secondo la gravità del problema, ci sono alcune alternative: terapia medica con farmaci antinfiammatori e antidolorifici preparati con droprotettori; terapia chirurgica: la tecnica d’elezione è la protesi totale dell’anca, la più efficace e risolutiva (si stima il 92,5 di successo); le altre metodiche chirurgiche sono meno usate e in alcuni casi inefficaci. 

L’obiettivo da raggiungere da parte di allevatori, veterinari e proprietari è cercare di avere cuccioli sani, escludendo dalla riproduzione i soggetti portatori di questa malattia. In ogni caso, seguite sempre i consigli del vostro veterinario di fiducia.

 

A cura di Alessandro Iozzelli

Istruttore nazionale Csen/Coni e educatore cinofilo di 3° livello della Federazione Italiana Sport Cinofili