La piramide alimentare
22 marzo 2013
4 min

La piramide alimentare

L’alimentazione è un argomento complesso e che meriterebbe un libro tutto per sé. In questo articolo, pertanto, verranno solo introdotti i concetti principali nella speranza che il lettore decida di approfondirli in maniera autonoma.

Possiamo alimentare il cane seguendo tre strade:

1)  l’alimentazione industriale;

2)  l’alimentazione casalinga (con cibi cotti);

3)  l’alimentazione BARF (BARF sta per Bones & Raw Food, ovvero ossa e cibi crudi).

Che cosa scegliere? La scelta dovete essere voi a farla in base al vostro cane e al vostro stile di vita ma, prima di parlare di cibi in senso stretto, occorre aprire una grande parentesi sugli elementi nutritivi.

L’acqua: la base della vita

Avete mai sentito parlare di piramide alimentare? Alla base della piramide c’è l’acqua, che può arrivare a costituire dal 40 all’80% del peso di un animale. L’acqua non deve mai mancare nella ciotola e deve essere rinnovata spesso. È buona norma lavare la ciotola dell’acqua con del detersivo ALMENO una volta al giorno: in caso contrario la ciotola può diventare un ricettacolo di parassiti, batteri e alghe tossiche. Se il cane si alimenta a base di cibi freschi o umidi, assimila una parte dell’acqua di cui necessita attraverso il cibo, questo non si verifica se abbiamo optato per l’alimentazione secca: il cane avrà bisogno di maggiori quantitativi di acqua.

I carboidrati: energia e fibra

Sul secondo gradino della piramide troviamo i carboidrati, ovvero composti chimici a base di carbonio, idrogeno e ossigeno. I loro compito è fornire energia. I carboidrati si possono classificare in monosaccaridi, disaccaridi e polisaccaridi. Alcuni dei polisaccaridi che risultano indigeribili si chiamano fibre, essi fermentano nell’intestino e ne regolano il transito. Le fonti di carboidrati più comuni sulle nostre tavole sono: pane, pasta, riso, dolciumi eccetera, quelle che si riscontrano più frequentemente nei cibi pronti per cani sono le farine di grano, di riso, di mais, di avena, orzo e la polpa di barbabietola. Negli ultimi anni è aumentato il numero di mangimi in commercio privi di cereali, ma contenenti patate, patate dolci e carboidrati che derivano dalla polpa della frutta, come le mele.

Le proteine: struttura e energia

Il terzo gradino è abitato dalle proteine, ovvero quei mattoncini che costruiscono il corpo. Le proteine sono a loro volta formate da composti più piccoli chiamati aminoacidi. Gli aminoacidi di buona qualità si trovano in uova, carne, pesce, latte e latticini e soia. Oltre alla soia, anche altri vegetali (mais, riso, orzo, grano) contengono amminoacidi, ma di minor valore nutritivo. È molto importante il concetto di valore biologico delle proteine, poiché quanto maggiore è il valore biologico di una proteina quanto più elevata e migliore sarà la sua assimilazione da parte dell’organismo. Nell’alimentazione del cane, la carne è la fonte proteica per eccellenza, anche il pesce è un’ottima fonte di proteine ma non dimentichiamoci che le proteine dal valore biologico più elevato si trovano nelle uova. Va ricordato che il cane nasce come animale carnivoro e che è diventato onnivoro attraverso la convivenza con l’uomo. Le vie metaboliche del suo organismo, tuttavia, gli permettono di ricavare agevolmente energia anche dalle proteine (nell’uomo le cose vanno diversamente) ed è anche su queste basi (animale carnivoro e capacità di ricavare energia dalle proteine) che si fondano i mangimi di nuova generazione a elevato contenuto proteico e privi di cereali e il BARF.

I lipidi: energia di riserva e non solo

Sul quarto gradino della piramide ci sono i lipidi che, se solidi a temperatura ambiente prendono il nome di grassi, se allo stato liquido di oli. Anche i lipidi, al pari dei carboidrati, sono energia ma a differenza di questi ultimi i lipidi contengono il doppio delle calorie e vengono spesso messi da parte i come riserve da utilizzare al momento opportuno. Tra le altre funzioni di grassi e oli c’è quella di creare il microambiente adatto all’assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E e K), di essere il principale costituente delle membrane cellulari, di contribuire allo sviluppo del tessuto nervoso e del tessuto della retina, di mantenere in salute pelle e pelo e di entrare in gioco in numerosi e complessi meccanismi biochimici.

Minerali e vitamine

Al quinto piano della piramide sfila la famiglia dei minerali, dalle infinite e importantissime funzioni. Non di rado i proprietari di animali ritengono che sia “meglio abbondare che mancare” e integrano a sproposito mangimi già correttamente integrati e bilanciati: questa pratica, date anche le complesse interazioni tra un minerale e l’altro, può causare molti più danni che benefici. Non date, per nessuna ragione, calcio al cucciolo in crescita: se è ben alimentato, non gli serve e un eventuale eccesso può predisporre a disordini ortopedici dell’accrescimento. Lo stesso discorso vale per le vitamine, in particolare per la vitamina D abbondante nell’olio di fegato di merluzzo.

 

Maria Lentini