L'alimentazione casalinga
23 marzo 2013
5 min

L'alimentazione casalinga

Fino a qualche anno fa i cinofili italiani giravano al largo dall’alimentazione casalinga, oggi si assiste a un rinnovato interesse.

Quali i lati positivi e quali i lati negativi dell’alimentazione casalinga? In passato l’alimentazione casalinga era la sola modalità adoperata per nutrire gli animali domestici: nella ciotola papponi a base di pane secco, brodo e riso soffiato con una misera spolverata di carne o, in altri casi, gli avanzi provenienti dal tavolo del padrone. Ancora una volta i cani dimostravano la loro adattabilità sopravvivendo discretamente a questi veri e propri attentati. La filosofia dello zuppone è tuttora in vigore, così come la tendenza ad alimentare gli animali con cibo umano assolutamente inadatto al loro apparato digerente. Gli amanti dello zuppone insistono su quel modello, perché è tutto sommato economico e dà una grande soddisfazione psicologica al padrone: si sente appagato, poiché ha cucinato per il cane.

Se la soddisfazione del proprietario è rintracciabile in chi alimenta i cani a zuppe, cresce in maniera esponenziale in coloro che amano nutrire il cane con gli avanzi. Secondo questi ultimi, infatti, voler bene al cane significa rimpinzarlo di ghiottonerie: si sono avanzati dei bignè? Ottimo al cane piacciono, stesso discorso per lo sformato di gorgonzola e carciofi, per la pizza quattro stagioni, per il prosciutto quasi andato male: il cane li mangia con gusto! Coloro che somministrano avanzi non si soffermano a riflettere sul fatto che il cibo, oltre ad essere ingerito, debba poi essere digerito e che, in quanto inadatto, potrebbe regalare una serie di problemi che vanno da una banale diarrea fino al diabete, passando per l’obesità e la torsione dello stomaco. La somministrazione indiscriminata di avanzi al cucciolo è da evitare in quanto può predisporlo allo sviluppo di patologie ortopediche.

CUCINARE IN MANIERA RAGIONATA

Alimentare in maniera casalinga il nostro cane NON è facile, NON pratico né tantomeno economico (specie se il cane è di grossa taglia): perché? In che cosa consistono le difficoltà? Il primo ostacolo è quello di imparare a relazionarsi correttamente con il cane, sembra un’idiozia ma molto spesso si proiettano sull’animale le necessità nutrizionali degli esseri umani e dei bambini. È fondamentale ricordare che l’apparato digerente del cane è differente dal nostro e che il cane, trasformatosi suo malgrado da carnivoro in onnivoro, non ha le nostre stesse esigenze nutrizionali e che, per il suo bene, queste differenze vanno comprese e rispettate. È bene mettersi in testa che esistono alimenti SÌ e alimenti NO e che molto spesso i cibi più ghiotti ricadono nel gruppo dei NO. Esempi di CIBI NO sono: intingoli, insaccati, cioccolato, dolciumi, le cipolle e qualsiasi cosa sia troppo unto o troppo salato. Quello che invece i nostri animali possono tranquillamente mangiare sono le carni cotte e disossate, il pesce, i formaggi non fermentati come la ricotta, lo yogurt naturale e latte se il cane non ha problemi di intolleranza ai latticini, il pane, la pasta, il riso, le patate non verdi. Vanno bene anche la frutta (NO uva e uvetta passa) in modica quantità e la verdura, fatta eccezione per le cipolle e i legumi che possono dare problemi in alcuni soggetti. Anche i pomodori possono dare problemi e se ne consiglia un utilizzo moderato.

Va, inoltre, sottolineato come la reazione agli alimenti non è la stessa da parte di tutti i soggetti, ma possono presentarsi problemi o predilezioni a seconda del singolo cane o addirittura delle razze: non è una leggenda il fatto che il chow-Chow ami il riso o che i nordici adorino il pesce e abbiano difficoltà a digerire gli amidi. A proposito degli amidi è bene ricordare che riso e pasta debbano essere ben cotti, in modo da renderli più digeribili al cane. Altri ingredienti che possono essere buoni fonti di carboidrati sono: il pane, l’avena, le patate (particolarmente utili nel caso di soggetti allergici), la farina di mais o il cous cous. Per quanto riguarda le carni, tutto è concesso, ad eccezione degli insaccati, ottime sono poi le uova. Nel caso di cani di grossa taglia la ricerca di carne di buona qualità a buon prezzo rappresenta uno dei problemi maggiori incontrati dall’aspirante neo-chef. In molti casi, può essere d’aiuto un macellaio di fiducia cui spiegare cosa si desidera e da cui far mettere da parte qualche scarto. Pollo e tacchino sono tra le carni più economiche, ma comportano un notevole lavoro di pulizia; è meglio non acquistare carni eccessivamente grasse; cuore e polmoni di manzo sono piuttosto economici e appetitosi, ma non particolarmente nutrienti e fanno ribrezzo a molti proprietari. Ottime le frattaglie (fegato e reni), ma da somministrare al massimo una volta a settimana. L’alimentazione casalinga può essere di grande aiuto nei soggetti affetti da allergie alimentari, sebbene il prezzo delle carni alternative (struzzo, cavallo, anatra, ….) possa mandarne il costo alle stelle.

Una ricetta casalinga corretta si basa su: carboidrati ben cotti, carne scottata, una piccola aggiunta di grassi e un’adeguata integrazione vitaminico-minerale da decidersi insieme al veterinario. Il cibo casalingo ha bisogno di una buona dose di studio (conoscenze base sugli alimenti, valori nutrizionali, pro e contro, modalità di preparazione), di una buona organizzazione (reperimento dei singoli ingredienti), nonché di pazienza e di tempo per preparare i pasti. È possibile, però, cuocere grossi quantitativi di carne, surgelarli in piccole porzioni e servirle di volta in volta, e per quanto riguarda pasta e riso, bollirne in abbondanza e conservarli in frigorifero per qualche giorno. Ricordiamoci di non stravolgere le ricette da un giorno all’altro, il cane ha bisogno di continuità, altra pessima cosa alternare giorni di casalingo a giorni di mangime secco.

I dosaggi? I valori nutrizionali? Se decidete di alimentare il cucciolo con alimenti cucinati, dovete essere certi di impostare correttamente la dieta, specie se si tratta di cuccioli di taglia medio grande. Per coloro che intendono cimentarsi nella cucina casalinga consiglio, come testo base, “Ricette fai da te per cani e gatti” del veterinario gastroenterolgo Donald R. Strombeck (Calderini- Edagricole).

Maria Lentini